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Step Back, 5 note dalla settimana NBA: episodio 4

Quarto episodio della nuova rubrica Dunkest: questa volta parleremo di Bronny James, Joel Embiid, Bucks, Jalen Williams e Lakers

Nella settimana appena trascorsa, la scena della NBA ha offerto un mix intrigante di sviluppi, riflessi sulle prestazioni di giocatori emergenti, superstar consolidate e squadre in lotta per la post-season. Ecco cinque spunti della settimana NBA che ci siamo lasciati alle spalle.

Bronny James punta al prossimo Draft, ma i numeri non sono dalla sua parte

Con meno di 5 punti e 3 rimbalzi di media, tirando con il 27% dall’arco e faticando non poco anche a livello fisico, Bronny James – il figlio di LeBron – ha dichiarato attraverso il suo agente che vuole trovare la squadra giusta in NBA per crescere. Prima di tutto toccherà capire se c’è qualcuno disposto a sceglierlo.

Embiid è il giocatore con la più alta percentuale di vittorie in stagione

I Sixers con Joel Embiid in campo superano il 77% di successi in questa stagione: nessuno ha fatto meglio di lui in NBA, ma le 37 gare giocate restano un punto interrogativo sulla tenuta a lungo termine di una franchigia al momento invischiata in zona play-in a Est: bisognerà prima iniziare a risalire.

Milwaukee inciampa, ma Giannis c’è sempre quando conta…

I risultati altalenanti dei Bucks hanno riaperto il dibattito sulla tenuta di squadra, visto che ai playoff le cose cambieranno. La consolazione sta nel fatto che Giannis nei finali sa sempre cosa fare: è uno dei due giocatori con 400+ punti e almeno il 55% al tiro nei quarti periodi in stagione, un’ottima base di partenza.

… come Jalen Williams per OKC, il nome che non ti aspetti

Antetokounmpo infatti è “uno dei due” che riesce a incidere così tanto nel finale senza perdere smalto e precisione (da 400+ punti e almeno 55% al tiro nel quarto quarto): l’altro è Jalen Williams, una delle tante note liete della stagione di OKC – pronti a godersi una postseason tanto imprevedibile quanto elettrizzante.

I Lakers hanno tirato oltre 400 tiri liberi in più rispetto ai propri avversari

Si chiama “Free throw attempt differential”, ossia quanti tiri liberi vengono concessi in a una squadra rispetto agli avversari: in questa regular season ormai quasi giunta al termine, i Lakers sono in testa con ampio margine con oltre 400 liberi in più rispetto agli avversari. Liberi che potrebbero non bastare per arrivare ai Playoff NBA.

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