NBA Play-In Tournament, la preview della Eastern Conference

Sixers e Heat sembrano avere la strada spianata verso i Playoffs, con la speranza per entrambe di evitare Boston al primo turno

Jimmy Butler - US Open

Dopo una stagione complicatissima per tutte le squadre coinvolte, 76ers, Heat, Bulls e Hawks si contenderanno tra mercoledì 17 e venerdì 19 aprile gli ultimi due spot per i Playoff NBA della Eastern Conference in un torneo Play In che sembra quasi solo una formalità. (qua trovate la preview della Western Conference)

Dando una rapida occhiata al bracket, appare evidente (anche dal differenziale di vittorie) che Philadelphia 76ers e Miami Heat abbiano proprio poco da spartire con le contendenti. I primi si sono ritrovati in questa situazione a causa del tie-breaker sfavorevole contro Pacers e Magic, ma anche e soprattutto per il lunghissimo infortunio che ha coinvolto Joel Embiid per lunghi tratti della stagione; con l’MVP in carica e il fattore campo a favore, Phila è un’altra squadra e non dovrebbe avere grossi problemi a superare questo empasse, anche se potrebbe volerci più di una partita.

Per provare ad impedirlo e guadagnarsi un primo turno decisamente più agevole, agli Heat servirà un grande Jimmy Butler: dopo aver amabilmente passeggiato per tutto il corso della Regular Season, il numero 22 sarà chiamato a ripetere le prestazioni che lo hanno reso protagonista nelle ultime annate di Playoff NBA.

Oltre al suo leader maximo, questa squadra può contare su elementi di sicuro affidamento come Bam Adebayo e Tyler Herro, oltre che su numerose potenziali sorprese come Terry Rozier, Nikola Jovic e Caleb Martin. Insomma, come ogni anno gli Heat sono tanti e sono fortissimi e non abbiamo dubbi di vederli, in un modo o nell’altro, nel tabellone finale dell’Est.

Poco da dire invece su Chicago Bulls e Atlanta Hawks, squadre senza arte né parte, concepite male e strutturate persino peggio, che si ritrovano a contendersi la Post Season solo perché le inseguitrici si sono spontaneamente chiamate fuori. Dei Bulls abbiamo già parlato di recente, ma repetita iuvant: con un roster che presenta da anni lacune evidenti, l’unica strada che sembrava possibile ad inizio stagione era quella della rifondazione, ma la dirigenza ha insistito nuovamente nello spremere un gruppo che ha davvero poco da dare, soprattutto a fronte della lungodegenza di Zach Lavine.

Lato Hawks l’unico bagliore di speranza di una stagione grigia come le scorse è il ritorno di Trae Young: dopo un lungo infortunio che ha tagliato le gambe ai suoi, la quinta scelta al Draft 2019 dovrà scrollarsi di dosso la ruggine che lo ha fatto apparire un po’ ingolfato nelle recenti uscite, per sperare di regalare ai compagni quantomeno un secondo turno di Play In, in cui comunque sarebbero sfavoriti e non di poco, contro la perdente di Sixers-Heat.

Ricapitolando, Phila e Miami se la giocano ad armi pressoché pari per guadagnarsi un primo turno in cui eviterebbero i temuti Celtics, ma la squadra perdente in ogni caso avrà tutte le carte in regola per sbarazzarsi agilmente della vincente di Bulls-Hawks.

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