C’è ancora speranza per i Phoenix Suns?

Dopo una Gara 1 dominata dai Minnesota Timberwolves, ci si aspettava una reazione immediata da parte dei Phoenix Suns, che adesso sono costretti a vincere la prossima partita per provare a mettere la serie in discussione. I Playoff NBA rappresentano il momento dell’anno in cui emergono le individualità, cosa che sta mancando a questi Suns.

Infatti, nelle due partite giocate, i grandi assenti sono stati Devin Booker e Bradley Beal, che hanno chiuso entrambi i match con delle bassissime percentuali al tiro. Phoenix è una squadra che, per tendenze e caratteristiche, non conclude molto spesso il possesso offensivo sotto canestro. Di conseguenza, nelle serate in cui le difese avversarie riescono a limitarli dal perimetro o dalla media distanza, i loro leader trovano difficoltà nel trovare ritmo.

La grande differenza tra le due franchigie non si trova principalmente nelle statistiche individuali, ma nella versatilità dello stile di gioco espresso. Dall’altro lato, in Gara 2, anche Anthony Edwards è stato protagonista di una pessima prestazione, terminando la sfida con 3/12 al tiro. Nonostante ciò, i Timberwolves hanno fatto fronte a queste difficoltà, mettendo in ritmo il resto della squadra e dando fiducia a tutti i giocatori. Il risultato è stato che ben 6 giocatori hanno raggiunto la doppia cifra in punti.

Per Phoenix, che fa della fase offensiva il proprio punto di forza, la strada adesso è tutta in salita, soprattutto se i giocatori chiave della franchigia continueranno a giocare come finora. È evidente che dovranno trovare nuove soluzioni contro una difesa solida come quella di Minnesota, che ha saputo mettere in difficoltà anche le squadre più forti.

La serie si sta delineando come un confronto tra un attacco di potenza e una difesa implacabile, e la chiave sarà vedere quale delle due squadre riuscirà a prevalere nel proprio stile di gioco dominante.