Joel Embiid: “La paralisi di Bell? Mi infastidisce ma non mollo”

Embiid segna 50 punti nella vittoria di Gara 3 e poi rivela di soffrire della paralisi di Bell

Joel Embiid con un occhio chiuso durante un tiro libero Gara 3 di Playoff NBA contro i New York Knicks

Joel Embiid trascina i Philadelphia 76ers al successo in Gara 3 contro i New York Knicks per 125-114 facendo registrare il proprio career high ai Playoff: l’MVP in carica (ancora per qualche giorno) infligge 50 punti agli avversari finendo con 13/19 dal campo, oltre a 8 rimbalzi.

Nel post partita però è stato reso noto che Embiid soffre della paralisi di Bell, una momentanea debolezza dei muscoli che impedisce il controllo di una parte del viso.

Il centro dei Sixers, come ha spiegato dopo la vittoria di Gara 3, ha cominciato a sentire i primi sintomi nelle ore precedenti alla partita di Play-In contro gli Heat di settimana scorsa.

Non so perché mi succede, penso sia normale. È cominciata il giorno prima della partita con Miami (ai Play-In, ndr) e pensavo che non fosse nulla. Poi durante quella partita non mi sentivo bene, non riuscivo a sentire il mio corpo. La sensazione sulla parte sinistra del mio viso è abbastanza fastidiosa, ma non mollo

Joel Embiid

Sia contro Miami e in seguito nelle prime due partite contro i Knicks, era evidente che Embiid non riuscisse a controllare la parte sinistra del proprio viso. Fino al post Gara 3, il n. 21 di Philadelphia non ha mai voluto rendere pubblica questa informazione per non causare distrazioni anche alla squadra.

La notte passata ha segnato comunque 50 punti prendendosi la rivincita dopo il finale con polemica di Gara 2. Embiid, nonostante tutto, è comunque il primo a credere che Philadelphia possa rimontare e vincere la serie e l’ultimo a mollare il colpo.

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