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Anatomia di una disfatta: l’era Paul George ai Los Angeles Clippers

L’avventura di Paul George con la canotta dei Clippers termina dopo 5 anni tra infortuni e stagioni fallimentari

Poco più di una settimana fa, le strade di Paul George e dei Los Angeles Clippers si sono divise dopo ben 5 anni. Il 34enne ha deciso infatti di firmare un quadriennale da 212 milioni di dollari complessivi coi Philadelphia 76ers. L’era PG nella città degli angeli dunque si conclude ufficialmente senza titoli in bacheca, ma soprattutto col rimpianto che a causa degli infortuni, lui e Kawhi Leonard non sono mai riusciti a rendere come avrebbero potuto.

George arrivò ai LAC nel luglio 2019 tramite una trade con gli Oklahoma City Thunder, in cambio dei vari Shai Gilgeous-Alexander, Danilo Gallinari, oltre a quattro scelte future al primo giro non protette, una scelta al primo giro protetta e due opzioni di picks swap. La presa dell’ex Indiana Pacers fu assolutamente decisiva ai tempi per convincere The Claw a sposare il progetto tecnico dei Clippers.

Ad oggi possiamo affermare con certezza che il duo californiano è stato un fallimento sotto tantissimi aspetti. La mancanza di una figura carismatica che fungesse da leader in campo è risultata cruciale per le sorti dei Clippers, i quali hanno subito parecchie rimonte ai Playoff da parte delle loro rivali in maniera del tutto clamorosa e inaspettata. Ripercorriamo insieme le tappe di tale disfatta.

L’esperienza di George ai Clippers

Nella stagione 2019-20, George e Kawhi iniziarono la regular season coi fari puntati addosso per via delle enormi aspettative che si avevano sul loro conto. Nonostante il roster fosse pieno di talento, la squadra non riuscì ad amalgamarsi alla perfezione, tuttavia la franchigia ottenne ugualmente il secondo seed ad Ovest, con un record di sole 49 vittorie al netto di 23 sconfitte a causa della pandemia di Covid-19 scoppiata verso metà anno.

Nel secondo turno dei Playoff, i LAC subirono una rimonta senza senso da parte dei Denver Nuggets di Nikola Jokic, che si trovavano sotto per 3-1, ma riuscirono comunque a ribaltare la serie vincendo proprio in Gara 7. L’artefice principale della sconfitta dei suoi fu proprio PG, ribattezzato ai tempi col diminutivo di Pandemic P, poiché disputò delle partite terrificanti in termini di tiro ed efficienza dal campo.

Per quanto riguarda la stagione successiva, i Clippers promossero in estate Tyronn Lue come head coach al posto di Doc Rivers, il quale si dimostrò decisamente più capace rispetto al suo collega. Los Angeles arrivò fino alle Western Conference Finals, dove fu sconfitta nettamente dai Phoenix Suns di Paul e Booker, per via del grave infortunio che colpì Leonard al ginocchio che gli impedì di scendere regolarmente in campo.

Il cambio in panchina portò ugualmente i suoi frutti, tanto che Los Angeles fu in grado di riprendere prima la serie coi Dallas Mavericks e poi quella con gli Utah Jazz, i quali guidavano inizialmente per 2-0, ma alla fine dovettero arrendersi a Paul George e compagni in 6. A parte ciò però, la squadra dimostrò di essere incompleta e ancora fragile dal punto di vista mentale, così come l’anno passato.

Con Kawhi Leonard ai box per tutta la stagione 2021-22, i Clippers ebbero un tracollo assoluto e mancarono la qualificazione ai Playoff, perdendo in ordine contro i Minnesota Timberwolves e i New Orleans Pelicans ai Play-In. PG non riuscì a trascinare la squadra che cedette proprio sul più bello, al di là dell’ottava piazza ad Ovest conquistata con le unghie e coi denti.

Nel corso della stagione 2022-23, i LAC dovettero fare a meno di The Claw per numerose partite, ma grazie all’arrivo di un veterano del calibro di Russell Westbrook, la franchigia strappò lo stesso il pass per i Playoff con la 5° posizione. In postseason, i Clippers subirono una cocente eliminazione al primo turno per mano dei Phoenix Suns di Kevin Durant, fallendo ancora una volta l’obiettivo finale.

Nell’ultimo anno, grazie alla presenza di James Harden in quintetto da playmaker, sembrava che i LAC avessero finalmente colmato la lacuna principale che li attanagliava da anni, tuttavia a causa delle ennesime noie muscolari del loro numero 2, essi sono stati sbattuti fuori dai Dallas Mavericks di Luka Doncic e Kyrie Irving, i quali si sono imposti in 6 gare, decretando a tutti gli effetti la fine della coppia losangelina.

Il bilancio finale degli anni di Kawhi e PG insieme recita dunque 4 apparizioni ai Playoff e una sola Conference Finals raggiunta in 5 stagioni. A parer mio, il motivo del loro fallimento va a ricercarsi soprattutto sul fatto che il duo non si completava a vicenda, in quanto sono entrambi abbastanza simili, giocano nella stessa zona di campo, peccano di assenza totale di leadership e non si sanno mettere la squadra sulle spalle quando conta davvero.

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