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Stephen A. Smith : “Ben Simmons non vuole giocare”

Stephen A. Smith critica Ben Simmons per aver saltato una stagione e mezzo, nonostante i 73 milioni guadagnati negli ultimi due anni

Stephen A. Smith attacca Ben Simmons. Parole aspre dell’analista di ESPN nei confronti della point guard dei Brooklyn Nets che nella scorsa stagione ha giocato soltanto 15 partite. 57 nelle ultime due, ovvero da quando stato scambiato dai Philadelphia 76ers a Brooklyn per James Harden.

I problemi alla schiena sono stati una costante dal 2022. Da due anni, l’australiano lavora intensamente in off season, ma nel momento in cui è stata richiesta la sua performance, i numeri non sono più quelli dei suoi primi anni ai Sixers.

Ben Simmons è fortunato a non trovarsi in prigione per furto. Con tutti i posti in cui poteva focalizzarsi sul suo basket… sceglie Miami? Certo che vuole stare là! Non sapeva tirare, ma ha tutte le altre capacità. Semplicemente non vuole giocare

Stephen A. Smith

L’evento scatenante è stata la brusca conclusione della stagione 2020/21. Il tiro non preso in Gara-7 delle Eastern Conference Finals contro gli Atlanta Hawks, i litigi a distanza con Joel Embiid e Doc Rivers. Da tutto questo è scaturito il blocco dei problemi di salute mentale di Simmons, 3 volte All-Star prima di quella stagione.

Non ama il gioco. Saltava partite prima che fosse infortunato e hanno sempre puntato il dito sulla salute mentale. Non possiamo sottovalutarla. Il motivo per cui ti critico è che però non ha mai evitato di controllare se i soldi fossero arrivati sul suo conto

Stephen A. Smith

Pur giocando meno di quanto i Nets si aspettassero, Simmons ha guadagnato 73.2 milioni nelle ultime due stagioni, come parte dell’estensione contrattuale di 5 anni a 177 milioni firmata nel 2019. Brooklyn, soprattutto con la trade di Mikal Bridges, ha lanciato un chiaro messaggio: la franchigia sta ricostruendo. E Simmons potrebbe essere tra i prossimi a essere scambiato.

Ne sentiremo ancora parlare, sentiremo altre critiche di Stephen A. Smith. Purtroppo, presumibilmente, non per il bel gioco di Ben Simmons. Quello non lo vedremo più.

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