Curiosità NBA, 5 aneddoti su Allen Iverson
“The Answer” è stato uno dei personaggi più influenti nella storia della lega: andiamo a scoprire il perché
Se siete nati negli anni ’90, non potete non conoscere il nostro protagonista di oggi. Vi diremo di più, non potete non aver notato l’influenza che ha avuto dentro e fuori dal campo. Il crossover su Michael Jordan come biglietto da visita per l’intera lega è stato solo un presagio di tutte le magie che ci avrebbe regalato nel corso della sua carriera, conclusa purtroppo senza un titolo che avrebbe meritato come pochi altri. È stato molto più che un semplice giocatore, ha lasciato un segno indelebile nella storia della NBA, condizionando le generazioni successive: preparatevi per le 5 curiosità su Allen Iverson.
#1. Una carriera musicale stroncata sul nascere
Durante l’estate del 2000, Iverson decise di impiegare il tempo libero gettandosi a capofitto nel mondo della musica rap. Incise il singolo “40 Bars” sotto lo pseudonimo di Jewelz, ma non quel singolo non uscì mai. AI ricevette parecchie critiche per un testo che proponeva un utilizzo di parole ritenute dispregiative verso gli omosessuali. Il giocatore accettò di correggere il testo della canzone, ma l’album non divenne mai pubblico.
#2. Un influencer per i futuri atleti NBA
Se c’è una cosa che rese Iverson popolare quasi quanto il suo gioco, fu indubbiamente il suo modo di vestire, perfino sul campo da gioco. Il numero 3 fu infatti uno dei primissimi a portare il “tutore” al braccio, accorgimento stilistico che sarebbe diventato un’abitudine per le generazioni future.
#3. Il miglior scorer nella storia di Georgetown
L’ex stella dei Philadelphia 76ers frequentò il college di Georgetown, dove giocava per la squadra dell’università, i famosi Hoyas. Allen vi rimase soltanto 2 anni ma, ciononostante, divenne il migliore nella storia della scuola per punti a partita, con una media di 22.9.
#4. 42 schiacciate in carriera
Per usare un eufemismo, potremmo dire che Iverson è uno dei giocatori meno dotati fisicamente nella storia della NBA, con i suoi 183 cm per 75 kg. Nonostante una stazza minuta, The Answer mise a segno ben 42 schiacciate nel corso della sua carriera, merito di un atletismo fuori dal comune.
#5. Un amico gli fece causa per il soprannome
Nell’ormai lontano 2003, Jamil Blackmon, un amico della famiglia Iverson, fece causa ad Allen per il soprannome “The Answer”, sostenendo di essere stato il primo ad attribuirglielo. I due arrivarono ad un patteggiamento e Blackmon ricevette una somma forfaitaria rispetto al denaro guadagnato dal giocatore tramite il soprannome.