La NBA Summer League non è sempre stata business e showcase
Dal suo approdo nel 2004 a Las Vegas, la Summer League ha continuato a crescere attirando sempre più pubblico e aumentando i ricavi. Anche grazie al fascino di Sin City
Showcase di giovani talenti e business. La Summer League di Las Vegas attrae per tanti motivi. Primo su tutti è lo show estivo della NBA, anche se non è sempre stata così.
Il business della Summer League è partito da lontano – e quasi da zero. Lo spettacolo di Las Vegas che nel 2023 ha prodotto una cifra record 125 milioni di dollari di entrate, negli anni ’90, era scarno e sparpagliato per gli Stati Uniti.
Atlanta, Orlando, San Antonio e anche Salt Lake City. Poco seguito, poca visibilità per i rookie e i giocatori che ambivano a farsi un nome per entrare nella lega di basket più grande del mondo.
La storia cambia grazie all’intraprendenza di Warren LeGarie – agente NBA – e il suo socio in affari Albert Hall. Abili nell’intravedere il potenziale del torneo, investendo 30mila dollari riescono a portare la NBA Summer League a Las Vegas.
Solo 6 squadre per un totale di 13 partite nell’estate 2004. Ancora poco, è vero, ma non si poteva chiedere di più considerando che l’intero torneo era completamente gestito in autonomia da LeGarie e Hall.
Nel 2007 si muove anche la NBA. David Stern sigla una joint-venture multi-milionaria con LeGarie e Hall che comprende la trasmissione su NBA Tv e Network nazionali, incluso l’allargamento dell’evento su più campi.
La Summer League, appunto, diventa un evento destinato a crescere rapidamente, tanto che poi nel 2018 partecipano tutte le 30 franchigie della lega. E si afferma come business su più livelli.
I dirigenti delle leghe di tutto il mondo arrivano a Las Vegas per osservare e firmare i giocatori che hanno meno possibilità di arrivare in NBA; le entrate – tra diritti tv e sponsor – incrementano dai 12 milioni del 2013 ai 125 del 2023.
Il rischio finanziario di LeGarie e Hall ha dato i suoi frutti. Oggi la Summer League appartiene alla NBA che progetta il prossimo passo da compiere a Las Vegas: la creazione di una nuova franchigia.