Oklahoma City Thunder, il futuro è adesso
Dopo la cocente eliminazione al secondo turno, OKC sta lavorando per essere protagonista di una vera a propria run al Titolo NBA
Dopo il 1st seed nella scorsa regular season, nella stagione NBA 2024/25 i Thunder dovranno dimostrare di non essere stati solamente un accecante fuoco di paglia. E in questo il general manager di OKC Sam Presti ha compiuto un paio di mosse abbastanza eloquenti.
La franchigia dell’Oklahoma ha di fatti scambiato un giovane Josh Giddey pur di arrivare a una guardia difensiva di esperienza assoluta come Alex Caruso, facendo di fatto una dichiarazione di intenti per la stagione 2024/2025: l’obiettivo è fare bene fin da subito e cercare di arrivare fino in fondo, senza paura magari di rinunciare a piccola parte del proprio (florido) futuro per migliorare il roster nell’immediato. La dirigenza dei Thunder ha inoltre garantito un contratto monstre al centro tedesco Isiah Hartenstein, aumentando ancor di più la profondità della squadra.
Il draft capital a disposizione della dirigenza è pressoché infinito, garantendo di fatto ampia libertà di manovra. In questo senso i tifosi risultano nettamente divisi riguardo alle mosse da fare nel futuro prossimo. Una buona parte dei supporters di OKC pensa che sacrificare parte dei propri asset per arrivare a firmare un’ala di livello (Brandon Ingram o Lauri Markannen per intenderci) sia la scelta giusta per portare a casa un anello. Molti altri però mostrano diverse perplessità, avendo la possibilità di draftare alti prospetti pur essendo competitivi al massimo.
L’unica cosa sicura è che Shai Gilgeous-Alexander (impegnato nei quarti di finale delle Olimpiadi con la maglia del Canada), Chet Holmgren e Jalen Williams rappresentano un terzetto formidabile e con immense possibilità di crescita: se poi il resto del roster è composto da giocatori del calibro di Caruso, Hartenstein, Dort, Joe e Wiggins su tutti, vien da sé come in casa Oklahoma City sia necessario sognare in grande.