Svetislav Pesic attacca gli arbitri dopo la sconfitta contro Team USA

Al centro delle critiche di Svetislav Pesic ci sono i pochi giri in lunetta concessi a Nikola Jokic e Bogdan Bogdanovic

Svetislav Pesic Serbia Olimpiadi

È risaputo che, quando si perde, è molto difficile essere felici e concentrarsi su ciò che di buono è stato fatto. Figuriamoci se si tratta di una semifinale olimpica in cui la tua squadra era a un passo dal realizzare l’impresa di battere quello che molti considerano il Team USA più forte di tutti i tempi.

La Serbia di Nikola Jokic e Bogdan Bogdanovic stava infatti offrendo una prestazione straordinaria, avendo raggiunto un vantaggio di 17 punti durante il primo tempo e riuscendo a mantenere uno scarto di 13 lunghezze a soli 10 minuti dalla fine dell’incontro.

Tuttavia, tutto questo non è sempre sufficiente quando di fronte hai tre dei giocatori che hanno segnato il recente passato del basket mondiale: LeBron James, Stephen Curry e Kevin Durant. Questi ultimi sono riusciti a infliggere agli avversari un parziale di 32-15 nel quarto periodo, ribaltando completamente il risultato.

Non è però dello stesso avviso il coach serbo Svetislav Pesic, il quale si è lamentato del trattamento arbitrale riservato ai suoi ragazzi durante tutto il torneo:

Non cerco scuse, voglio solo dire… Chi perde ha il diritto di essere arrabbiato. Perché sono arrabbiato? Perché non abbiamo ricevuto rispetto dagli arbitri. Non solo in questa partita

Svetislav Pesic

Pesic ha poi precisato, parlando della poca tutela ricevuta da Nikola Jokic e Bogdan Bogdanovic:

Non ne parlo spesso, ma è necessario dirlo. Se uno dei migliori giocatori del mondo, se non il migliore, riesce a ottenere solo 4 tiri liberi in 37 minuti, nonostante abbia la palla in mano in quasi ogni attacco, e se il nostro secondo miglior giocatore, Bogdanovic, tira solo un tiro libero in 32 minuti, pur avendo la palla in mano in molti attacchi, allora è chiaro che c’è qualcosa che non va

Svetislav Pesic

È comprensibile la rabbia del coach, avendo visto la sua squadra arrivare a un passo da quella che sarebbe stata una storica impresa. Ora, però, dovrà superare i pensieri negativi e concentrarsi su come battere i campioni del mondo della Germania per conquistare comunque una preziosa medaglia di bronzo.

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