NBA, dure sanzioni a giocatori e squadre

In un documento di 58 pagine, l’NBA ha inviato una serie di regole sulla prevenzione per i contagi da Covid

Il logo della NBA sui canestri della Oracle Arena

La NBA, con un documento inviato a tutte le squadre, è stata chiara: tentare il più a lungo possibile, di evitare il contagio da Covid-19. In una stagione che non vedrà, come la scorsa, una vera e propria bolla, sarà cura dei giocatori evitare tale contagio.

l’NBA ha introdotto forti limitazioni alla vita privata dei giocatori, i quali non potranno frequentare bar, pub e locali né assistere a partite dal vivo, spettacoli al cinema o rappresentazioni teatrali, oltre a dover evitare palestre pubbliche, piscine, spa e qualsiasi luogo chiuso dove si trovino più di 15 persone.

In occasione delle trasferte, i giocatori saranno autorizzati a mangiare soltanto in ristoranti selezionati dalla lega. Le sanzioni, per chi violerà le regole andranno da semplici multe a squalifiche: inoltre, gli atleti che dovessero contrarre il Covid in seguito a una comprovata negligenza, riceveranno un taglio dello stipendio proporzionale al numero di partite saltate.

Le squadre saranno chiamate a vigilare sulla condotta dei propri atleti e a segnalare immediatamente eventuali violazioni, pena sanzioni disciplinari a loro carico. La NBA, inoltre, invierà periodicamente degli ispettori per verificare l’effettivo rispetto delle norme anti-contagio. In caso di mancato rispetto di tali norme, sono previste sanzioni molto pesanti, se tali inadempienze dovessero portare ad un elevato numero di contagi. Se questi contagi dovessero determinare rinvii o cancellazioni di partite, le sanzioni andrebbero da una semplice multe fino alla perdita di scelte al Draft o addirittura di sconfitte a tavolino.

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