I Warriors stanno dando Stephen Curry per scontato
Steph Curry avrà la possibilità di rinnovare il contratto con i Warriors per il 2026/27 a 62 milioni, salvo che le scelte del front office per il futuro non gli facciano cambiare prospettiva
Decisivo, Steph Curry, lo è ancora. E lo sarà almeno per un paio di stagioni, ma i Golden State Warriors non hanno fatto abbastanza per incrementare la competitività della squadra.
Entrando in off season, il front office aveva identificato la necessità di affiancare a Curry un altro marcatore di peso tra Paul George e Lauri Markkanen. Le trattative però sono saltate, rinunciando a cedere prime scelte e parte del core di giovani.
Le ragioni dietro ai mancati scambi contano più della possibilità di ottenere ottimi risultati. Operando in questa prospettiva però il FO dei Warriors ha fallito a colmare le debolezze del roster, oltre a motivare Thompson a lasciare la franchigia.
L’attuale supporting cast di Steph Curry – Green, Hield, Kuminga, Podziemski e Melton – non può essere considerato un prodotto finito se i Warriors riconoscono la corsa al Titolo come ambizione delle prossime stagioni.
Golden State non ha ancora ricevuto segnali da Steph Curry, ma la sua prospettiva sul futuro si chiarirà entro il 21 ottobre, quando dovrà decidere se legarsi a GSW anche per il 2026/27 con un anno a 62 milioni.
Nonostante le cifre, GSW non può dare per scontata per la permanenza di Curry oltre la scadenza del contratto. I dubbi di Steph sulla crescita della squadra e sulle scelte del front office saranno legittimi, se non avrà comunicato una sua decisione sotto data. La pressione è tutta sui Golden State Warriors.