Dwight Howard contro Rob Pelinka

Dwight Howard ha attribuito a Rob Pelinka la responsabilità per aver smantellato il roster dei Lakers, campioni NBA nel 2020

Dwight Howard

Il 2020, almeno dal punto di vista cestistico, è stato un grande anno per i tifosi gialloviola, che, durante la Bolla di Orlando (uscirà un documentario firmato Disney ed ESPN), sono riusciti a vincere il titolo NBA.

Proprio in quell’occasione, una leggenda del gioco, Dwight Howard, è riuscito a conquistare il suo primo anello NBA. L’ex Lakers, però, da anni si lamenta di come quel roster sia stato smantellato in modo errato:

Vi dirò chi è stato. Rob Pelinka, cavolo! Oh Dio, Rob. Perché ci hai fatto questo? Rob, dai. Ti voglio ancora bene, Rob. Avevamo ancora la squadra e potevamo rifarlo

Dwight Howard

Nella lega succede spesso che una squadra, dopo aver vinto il titolo, perda alcuni pezzi senza riuscire a rimpiazzarli ma, nel caso dei Lakers, i giocatori persi furono effettivamente troppi.

Per comprendere l’errore commesso dalla dirigenza dei Los Angeles Lakers, basta ricordare che, nell’ultima edizione del loro titolo, LeBron James aveva a disposizione giocatori di alto livello come Caldwell-Pope, Kuzma, Caruso, Dwight Howard e molti altri.

Secondo la leggenda dei Magic, la colpa per aver rovinato quel roster è da attribuire a Rob Pelinka il general manager dei Lakers, che ha ammesso le sue responsabilità:

Ogni Off-season impari cose nuove. Io credo che chiunque nelle dirigenze sportive compia sia grandi scelte che errori. Chi svolge il mio lavoro deve prendersi diversi rischi e semplicemente in quel caso non ha funzionato. Il modo in cui abbiamo rivoluzionato il roster non ha funzionato, ma poi lo abbiamo sistemato, è il nostro lavoro

Rob Pelinka

È indubbio che, data la mancata riconferma del roster in ciascuna delle ultime quattro stagioni, i tifosi gialloviola abbiano motivo di dubitare della parte finale della dichiarazione di Pelinka. Infatti, molti di loro ritengono che, nonostante il roster attuale possa ancora essere valido, il supporting cast di LeBron James e Anthony Davis non sia paragonabile a quello della stagione 2019-2020.

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