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Isaiah Thomas: “Ho dato tutto ai Celtics e mi hanno scambiato”

Thomas riflette sulla gestione dell’infortunio all’anca e sullo scambio tramite cui i Celtics l’hanno mandato a Cleveland nell’estate 2017

Riflettendo sulla sua ultima stagione con i Boston Celtics, Isaiah Thomas non riesce a non provare rammarico e delusione per come è finito il rapporto tra le parti. Thomas disputa una stagione da candidato MVP nel 2016/17 finendo con 28.9 punti, portando i Celtics alla Finale di Conference.

Peccato però che al culmine della sua condizione fisica, nell’estate 2017, IT deve sistemare l’infortunio all’anca che mette a repentaglio la sua carriera. I Celtics non sono più convinti di continuare con il loro leader e a confermare la volontà di guardare altrove arriva l’offerta dei Cleveland Cavaliers per uno scambio con Kyrie Irving, deciso a cambiare aria, che poi va in porto.

Sono deluso perché ho dato il massimo per qualcosa che mi sarebbe potuto essere detto. Ho impiegato tre anni per tornare a essere chi sono e capire davvero cosa stesse succedendo, è stata una situazione complicata. È stata una situazione da cui imparare

Isaiah Thomas

Il rammarico di Thomas, acquisito dai Celtics in una trade con i Phoenix Suns nella seconda metà della stagione 2014/15, nasce dall’essersi trovato improvvisamente a gestire due situazioni spiacevoli contemporaneamente – trade e infortunio – senza l’appoggio della franchigia a cui ha dato tutte le sue energie nel momento di rebuilding.

Amo Boston e tutti le persone che lavorano nell’organizzazione. È stato il modo sbagliato di gestire la situazione, non sto incolpando nessuno. Le persone sanno cosa è successo, è tutto documentato. È stata fatta confusione ed è successo con me

Isaiah Thomas

Senza l’infortunio molto probabilmente staremmo parlando di una storia diversa dal punto di vista personale per IT. Forse All-NBA anche la stagione 2017/18, forse ancora tra i candidati MVP e con un rinnovo contrattuale ricchissimo, viste le condizioni poste dal CBA, da circa 200 milioni in 5 anni.

Se fossi stato un All-NBA l’anno successivo sarei stato eleggibile per un super massimo contrattuale. Se consideri tutto, fa male. Alla fine però vivi e impari, si commettono errori, prendi decisioni. Non ce l’ho con nessuno, ma in quel momento mi ha fatto male perché ho dato il massimo e invece sono stato scambiato

Isaiah Thomas

Il rapido declino di Thomas è cominciato proprio dopo la trade che l’ha mandato ai Cleveland Cavaliers. Ai Cavs, con LeBron James, non è mai scoppiata la scintilla: 32 partite prima di essere scambiato di nuovo ai Los Angeles Lakers e non trovare più una squadra con cui disputare più stagioni consecutive.

Nuggets, Wizards, Pelicans, Hornets tra 2019 e 2022, poi la G-League e qualche situazione complicata; poi l’ultima chance ai Suns alla fine della scorsa stagione. Ora Thomas è ancora Free Agent, ma sarà molto complicato vederlo in azione la prossima stagione in NBA.

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