LeBron o Jordan: Chi è il GOAT? La risposta di Derrick White

Derrick White, compagno di LeBron James durante le Olimpiadi di Parigi, ha recentemente espresso il suo parere riguardo al GOAT

LeBron James e Michael Jordan

Una delle discussioni più accese che rimarrà sempre al centro dell’attenzione è quella del cosiddetto “GOAT Debate”, in cui appassionati ed esperti si confrontano su chi sia il miglior giocatore nella storia della pallacanestro.

Nonostante in questo dibattito molte persone considerino giocatori di altissimo livello come Kareem Abdul-Jabbar, Kobe Bryant e Larry Bird, la maggior parte dell’opinione pubblica si divide tra chi sostiene che il migliore di tutti i tempi sia LeBron James e chi invece ritiene che sia Michael Jordan.

I sostenitori di LBJ mettono in luce il fatto che la stella dei Lakers sia stato competitivo in tutte le stagioni della sua carriera, dalla prima all’ultima. Evidenziano come sia riuscito a raggiungere le NBA Finals per 10 volte e come la sua longevità gli abbia permesso di diventare il solo ed unico giocatore nella storia a superare i 40.000 punti in carriera.

Dall’altra parte, i sostenitori di Michael Jordan sottolineano le 6 Finali vinte su 6 disputate e il fatto che, dopo il suo primo ritiro, i Bulls abbiano attraversato annate deludenti, dimostrando quanto l’assenza di ‘His Airness’ abbia pesato sulla franchigia (Isaiah Thomas su questo punto la pensa diversamente).

A questa discussione si è aggiunto anche Derrick White, neo campione NBA e campione olimpico con il Team USA, che si è espresso, sebbene in maniera non troppo esplicita, sull’argomento, sostenendo che LeBron James sia il giocatore più forte di tutti i tempi.

Infatti, quando gli viene chiesto nel video qui riportato se consideri LeBron il GOAT, il giocatore dei Celtics annuisce in segno di approvazione:

Anche se queste discussioni possono sembrare inconcludenti, dimostrano come entrambi i giocatori abbiano segnato il basket in due epoche completamente diverse. Le loro figure hanno monopolizzato il dibattito sportivo, cambiando non solo il modo in cui pensiamo al gioco, ma trasformando l’atleta in un vero e proprio modello di riferimento.

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