Perché i Big Three dei Mavs potrebbero funzionare

In NBA, mettere insieme tre stelle non sempre garantisce il successo, ma Luka Doncic, Kyrie Irving e Klay Thompson potrebbero rappresentare l’eccezione

American Airlines Center Mavs Arena NBA Finals 2024

Dopo la pesante sconfitta per 4-1 subita nelle ultime NBA Finals contro i Boston Celtics, i Dallas Mavericks hanno deciso di firmare in estate un giocatore esperto come Klay Thompson, formando così un nuovo e intrigante trio con Luka Doncic e Kyrie Irving.

Nonostante l’ex Golden State Warrior non sia più giovanissimo (34 anni) e le ultime due stagioni nella Baia non siano state esaltanti, il suo arrivo è stato accolto con fiducia ed entusiasmo dai tifosi della franchigia texana. Ora spetta all’head coach Jason Kidd trovare la formula giusta per far rendere al meglio tutte le sue stelle.

Le opzioni principali per gestire il roster a disposizione sono due. Il backcourt formato da Luka e Kyrie difficilmente sarà modificato, e i nuovi innesti arrivati in estate suggeriscono l’intenzione di schierare l’ex Splash Brother come ala piccola titolare, chiedendogli di segnare il maggior numero possibile di triple e di sacrificarsi significativamente in difesa, un compito che ha dimostrato di saper svolgere, prima degli infortuni, molto bene.

La sua prima riserva sarebbe probabilmente Dante Exum, mentre Hardy e il nuovo arrivato Quentin Grimes potrebbero essere i cambi per la Point Guard e la guardia. L’altra opzione vedrebbe Klay nel ruolo di sesto uomo di lusso, garantendo punti dalla panchina e puntando su uno tra Grimes ed Exum per un posto nel quintetto titolare.

Se a tutte queste opzioni aggiungiamo la presenza di un frontcourt composto da PJ Washington, Dereck Lively, Daniel Gafford, Dwight Powell e altri elementi di rotazione importanti come Kleber, Marshall e Dinwiddie, diventa chiaro quanto i Mavericks siano ben equipaggiati per cercare di riconfermarsi campioni della Western Conference e puntare al tanto sognato Titolo NBA.

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