Arenas difende Russell Westbrook: “La gente lo vuole sminuire”

Gilbert Arenas ha voluto difendere Russell Westbrook dalle critiche che continua a ricevere ormai da diversi anni.

Russell Westbrook con la maglia dei Washington Wizards durante la stagione regolare 2020/21

Russell Westbrook è uno dei giocatori più iconici dell’ultimo decennio NBA. MVP nel 2017 e protagonista di quattro stagioni concluse con una tripla doppia di media, un’impresa che prima di lui era riuscita solo a Oscar Robertson per una sola stagione.

L’ex Thunder detiene anche il record di triple doppie totali nella storia della NBA, con ben 199 partite concluse in tripla doppia. Nonostante questi straordinari successi individuali, le critiche nei confronti di Westbrook non sono mai mancate. Le sue difficoltà al tiro, le palle perse spesso inspiegabili e la mancanza di un titolo NBA hanno attirato commenti negativi, spesso eccessivi, dimenticando che si tratta di un ex MVP.

Gilbert Arenas, noto per non tirarsi indietro quando si tratta di esprimere un’opinione, ha voluto difendere Mr. Triple Double dalle critiche, che ritiene ingiuste, ricevute negli anni dall’ex Thunder:

È davvero strano, perché sembrava che volessero sminuire le sue triple doppie, come se per lui fosse stato troppo facile ottenerle, giusto? Sta riscrivendo la storia. Sai, quando le persone hanno degli eroi, a volte è difficile per loro accettare che qualcuno possa superarli

Gilbert Arenas

L’ex numero 0 degli Wizards è anche preoccupato per la legacy di Westbrook, che con il tempo sta subendo danni a causa di questa situazione:

Queste stesse persone votano e hanno la tua eredità nelle loro mani. Quindi, se non fai quello che vogliono, restano lì a rovinare la tua legacy

Gilbert Arenas

Gilbert Arenas è noto per le sue dichiarazioni spesso controverse, ma in questo caso è difficile non essere d’accordo con lui. L’ondata di critiche che Westbrook ha ricevuto, soprattutto dalla sua difficile esperienza con i Lakers in poi, sta facendo dimenticare a molti il grande giocatore che è stato.

È vero che i difetti che aveva dieci anni fa sono ancora presenti, ma parliamo comunque di un atleta che ha lasciato un segno indelebile nella storia del gioco, un aspetto che spesso viene trascurato.

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