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L’Intuit Dome, la nuova arena dei Clippers, sembra arrivare dal 3000

I Clippers hanno inaugurato la nuova arena, l’Intuit Dome, nel match di pre season contro i Dallas Mavericks

Se l’obiettivo dei Los Angeles Clippers era non rimanere all’ombra dei Lakers, possiamo dire che ce l’hanno fatta. Non parliamo certo dei traguardi sportivi. Il margine in Titoli NBA vinti (17-0) è incolmabile, ma con l’inaugurazione della loro nuova casa a Inglewood, l’Intuit Dome, i Clippers hanno introdotto un nuovo modello in NBA.

Steve Ballmer – proprietario della franchigia dal 2014 ed ex CEO di Microsoft – ha sborsato 2 miliardi (il 25% è coperto da Intuit) per la costruzione di un complesso che include una serie di novità tecnologiche e strutturali senza precedenti.

Dotata di 18mila posti, l’Intuit Dome conta anche di un mastodontico Halo Board – un mega schermo a forma ovale – mai visto nel panorama sportivo; un’outdoor Plaza con ristoranti, piscina, palestre e altre attività commerciali.

L’atmosfera è elettrica qui dentro… Lo schermo, i tifosi, le luci intorno ai posti: tutto è pronto. Sarà una grande stagione per noi, divertente da vivere e da guardare

James Harden

L’obiettivo è fare in modo che i tifosi guardino la partita come dal divano di casa. Prese della corrente su poltroncine riscaldabili, 1500 bagni e un’esclusiva sezione dell’arena solo per gli abbonati. “The Wall”, si chiama così, una sorta di “curva” ispirata al modello di tifo europeo che conta 51 file (circa 1500 posti). Un angolo esclusivo regolato da politiche di costi (circa 32 dollari a biglietto) e un dress code, volto a differenziare i sostenitori di casa da quelli avversari.

I Clippers hanno attuato un vero e proprio Rebuilding che punta a costruire e rafforzare la nuova identità della franchigia, per primeggiare non solo in NBA, ma nell’intero panorama sportivo americano e non.

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