Steve Kerr: “Mai allenato una squadra così profonda”
Coach Kerr ha optato per una rotazione estesa – 12 giocatori – contro i Blazers e prevede di continuare su questa linea anche nelle prossime gare
I Golden State Warriors sono usciti vittoriosi dal Moda Trade Center di Portland con uno schiacciante 139-104 ai danni dei Blazers. La squadra di Kerr è stata trascinata dall’ottima prestazione di Buddy Hield (22 punti con 5/7 da tre in appena 15 minuti) e dalla leadership di Steph Curry e Draymond Green.
Nel post partita si è parlato molto della gestione del minutaggio di coach Kerr, che già ad inizio secondo quarto aveva ruotato ben 12 giocatori. Nel garbage time poi hanno trovato minuti anche Gui Santos e Lindy Waters.
I Warriors vogliono fare della profondità e della versatilità del roster le loro armi migliori in questa stagione. L’avversario di questa notte non era certo dei più temibili, quindi servirà del tempo per capire se questa sorta di “platoon system” potrà portare i suoi frutti nel corso della stagione.
Nella conferenza stampa dopo la partita, Steve Kerr ha affermato che continuerà ad utilizzare la rotazione a 12 elementi:
Continueremo su questa strada, anche se è la prima volta che ruoto 12 giocatori. Non è facile per nessuno, dobbiamo costruire fiducia gara dopo gara e trovare le giuste combinazioni in campo
Steve Kerr
L’idea di Kerr sembra essere quella di utilizzare la profondità del roster come arma tattica, alternando quintetti con diverse caratteristiche a seconda dei momenti della partita.
I ragazzi dovranno capire che a volte giocheranno di più, altre meno, ma è fondamentale mantenere intensità e spirito di squadra. Questa è la squadra più profonda che abbia mai allenato, e dobbiamo sfruttare al massimo questa profondità
Steve Kerr
Inutile però trarre conclusioni dopo la prima partita, giocata peraltro contro un avversario mediocre come Portland. È probabile che lo staff di Golden State più avanti nella stagione comincerà a ridurre le rotazioni una volta che si saranno delineate delle chiare gerarchie all’interno della squadra.
Kerr ha ammesso che sarebbe stato difficile per lui dover scegliere due giocatori da lasciare in panchina (oltre a Santos e Waters):
Due giorni fa stavo pensando: ‘Forse ruoterò 10 giocatori e dirò a due ragazzi che sarebbero rimasti a guardare’. Ma non potevo giustificare questo perché tutti hanno lavorato sodo durante il training camp
Steve Kerr
Non è da escludere che la dirigenza di Golden State possa intervenire sul mercato tra dicembre e febbraio per accorciare il roster, scambiando magari giocatori per scelte al draft o sacrificando delle pedine in cambio di un giocatore di livello che possa permettere alla squadra di fare un salto di qualità.