Barack Obama contro l’All-Star Game NBA: “È un insulto al gioco”
L’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, esprime senza mezzi termini il suo giudizio sul livello degli ultimi NBA All-Star Game
L’ex Presidente degli Stati Uniti e grande appassionato di NBA, Barack Obama, è stato ospite nel podcast della stella degli Indiana Pacers, Tyrese Haliburton, dove ha condiviso le sue opinioni sul basket moderno e sulla lega di pallacanestro più seguita al mondo.
In particolare, il 63enne originario delle isole Hawaii ha messo in evidenza la direzione presa dall’NBA All-Star Game, la cosiddetta ‘Partita delle Stelle’, che ormai di stellare ha ben poco.
Ormai nell’All-Star Game noto sempre meno competitività e voglia di vincere; è fondamentale restituire importanza a una partita di questo calibro. Capisco che i giocatori possano avere delle riserve riguardo alla fisicità e ai rischi di infortunio che una partita del genere comporta, ma non mi sembra che l’intensità sia così bassa nelle partitelle estive e in quelle di preseason. Alla fine, è diventato solo un grande show
Barack Obama a “Young Man and the Three”
Obama, che nei giorni scorsi ha rivelato il suo quintetto NBA All-Time, ha proseguito tracciando un parallelo con le ere passate, quando l’All-Star Game era una delle partite più attese e spettacolari dell’anno.
È necessario correre di più. Ai tempi di Michael Jordan, Isiah Thomas e Kobe Bryant, tutti i partecipanti giocavano sul serio e, soprattutto, giocavano per vincere. Finché non rivedrò quel senso di competitività tornare sul parquet, non seguirò più l’All-Star Game
Barack Obama a “Young Man and the Three”
La sfida per il futuro dell’All-Star Game, lanciata dall’ex Presidente, è chiara: riportare in campo lo spirito competitivo. Solo così potremo tornare a godere appieno di questo evento iconico.