Draymond Green: “Sono ancora tra i migliori difensori in NBA”
Un altro successo, il quarto, per i Golden State Warriors, trascinati soprattutto dalla solida prestazione difensiva di Draymond Green su Zion Williamson
Quarta vittoria su cinque partite giocate finora per i Golden State Warriors, protagonisti di un inizio di stagione che supera anche le più rosee aspettative.
Senza Steph Curry, out per un infortunio alla caviglia, i GSW hanno offerto una prestazione corale notevole, con ben sei giocatori che hanno chiuso in doppia cifra. Tra i protagonisti, spiccano i 21 punti di Buddy Hield e i 16 di Jonathan Kuminga, in uscita dalla panchina. Tuttavia, ciò che ha veramente fatto la differenza è stata l’incredibile tenuta difensiva della franchigia californiana, capace di mantenere NOLA sotto i 90 punti segnati.
Nel post partita, Draymond Green ha commentato la sua prestazione difensiva, che ha costretto Zion Williamson a una percentuale realizzativa di appena il 25%, un record personale negativo per l’ala dei Pelicans.
Quando si parla dei migliori difensori della lega, non si può non considerare il mio nome. Ho avvisato Zion per tutta la settimana che avrebbe dovuto affrontare la migliore versione di me stesso, e così è stato. L’altra sera mi ha fatto passare le pene dell’inferno; volevo fortemente una prestazione positiva ed è arrivata
Draymond Green
Parole al miele anche da parte di coach Steve Kerr, entusiasta della prestazione del quattro volte All-Star.
Dray è ancora uno dei migliori difensori della lega, questo è sicuro. Il modo in cui ha battagliato per tutta la partita è stato ammirevole; inoltre, con la sua energia e carisma, è una fonte di miglioramento per tutti quelli che gli stanno intorno
Steve Kerr su Draymond Green
In una stagione in cui venivano dati per morti ancor prima di iniziare, gli Warriors sembrano aver ritrovato un’energia e una profondità del roster che mancavano da troppo tempo alla Baia. La lega ha già pagato le conseguenze nel 2022 per aver dato per concluso il loro ciclo; chissà se anche quest’anno i sei volte campioni NBA non intendano far ricredere i loro detrattori.