Steph Curry ha realmente rivoluzionato il gioco?
Il basket, principalmente NBA, è cambiato radicalmente negli ultimi anni, ma siamo davvero sicuri che l’ampio utilizzo del tiro da tre punti sia attribuibile esclusivamente a Steph Curry?
L’era dei tiri da tre punti ha rivoluzionato il basket moderno, e il contributo di giocatori come Steph Curry e Klay Thompson è innegabile. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che questo cambiamento è stato il risultato di un processo collettivo che ha coinvolto diversi protagonisti.
È essenziale considerare anche figure come Stan Van Gundy, che ha guidato gli Orlando Magic dal 2007 al 2012. La sua strategia offensiva mirava a creare un contesto favorevole per Dwight Howard, circondandolo di tiratori capaci di segnare da qualsiasi posizione.
Questo approccio, che ha rappresentato un significativo passo avanti nell’evoluzione del basket moderno, massimizzava lo spazio disponibile nel pitturato e puniva le difese che sceglievano di raddoppiare l’ex Lakers, trascurando gli altri giocatori.
Nell’evoluzione del gioco è impossibile ignorare anche l’importante contributo dei Rockets sotto la guida di Mike D’Antoni. Nella stagione 2016-2017, la squadra ha registrato una media straordinaria di 40,3 tiri da tre a partita, rispetto ai 31,2 dei Warriors. Nella stagione successiva, i Rockets hanno superato i 42 tentativi, mentre i Warriors sono scesi a 28,9.
Nel 2018-2019, James Harden e compagni hanno addirittura raggiunto i 45 tentativi, con i Warriors fermi a 34. Questi dati, che rimangono simili anche nel 2019-2020, dimostrano chiaramente come l’approccio offensivo dei Rockets, guidato da D’Antoni e Harden, abbia segnato una svolta nel modo di interpretare il basket, lasciando un’impronta duratura nel gioco moderno.
La domanda che sorge arrivati a questo punto è: l’era dei tiri da tre punti si sarebbe comunque affermata senza Curry?
Dal 2012, la media di tentativi da tre punti nella NBA è aumentata di circa 1.5 a partita. Dopo che Steph Curry ha vinto il premio di MVP, questo numero è salito a quasi 3 tentativi in più a partita. Sebbene il cambiamento fosse già in atto, Curry ha dimostrato che era possibile spingersi oltre.
L’era dei tiri da tre punti è il risultato di una combinazione di talento individuale, strategie innovative e l’influenza crescente delle statistiche nel basket. Steph Curry ha sicuramente svolto un ruolo fondamentale, ma è l’interazione di diversi fattori che ha portato a questo cambiamento epocale nel gioco. Il basket è in continua evoluzione e la direzione futura potrebbe riservare ancora sorprese.