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La storica partenza dei Cleveland Cavaliers di Kenny Atkinson

La partenza dei Cleveland Cavaliers sotto la guida di Kenny Atkinson ha già fatto la storia della NBA

Se qualcuno avesse dovuto scommettere all’inizio della stagione su chi sarebbe stato in testa alla Eastern Conference dopo le prime tre settimane, probabilmente in pochi avrebbe puntato sui Cleveland Cavaliers. Il roster della squadra è rimasto invariato rispetto all’anno scorso, con l’unica novità rappresentata dal cambio di allenatore: fuori JB Bickerstaff, dentro Kenny Atkinson, l’artefice della rinascita dei Brooklyn Nets.

Questa unica mossa del front office, però, ha portato a un inizio di stagione storico. I Cavs sono l’unica squadra ancora imbattuta, con un record di 10-0, e sono la prima squadra nella storia a vincere tutte le prime 10 partite della stagione segnando più di 110 punti in ogni incontro (un record che resisteva dalla stagione 1960-61).

Proprio l’attacco è la principale novità introdotta dal nuovo allenatore. Lo scorso anno, Cleveland era una squadra principalmente difensiva, con un attacco prevedibile e poco efficace (18° per offensive rating), che si basava soprattutto sulle giocate individuali di Donovan Mitchell e Darius Garland. Con Atkinson, però, l’approccio offensivo sembra essere cambiato radicalmente, con maggiore fluidità e coinvolgimento collettivo.

In queste prime partite di stagione, i Cavs hanno un offensive rating di 122,7 punti per 100 possessi, un dato che li rende non solo il miglior attacco in NBA, ma anche il miglior attacco della storia della lega fino a questo momento. Questo cambiamento di filosofia offensiva ha trasformato Cleveland in una delle squadre più divertenti da guardare in questa prima fase della stagione.

L’artefice di questo cambiamento radicale è coach Kenny Atkinson, che, al termine della partita dominata contro Golden State, ha scherzato sul sorprendente avvio dei suoi.

10-0 è un qualcosa di speciale… è un numero magico, no?

Kenny Atkinson

Ad oggi, è difficile fare previsioni definitive, dato il ristretto numero di partite, su se Cleveland possa essere considerata una vera contender. Tuttavia, questa partenza straordinaria rappresenta già una mezza vittoria per i Cavaliers, una squadra che sembrava aver raggiunto il massimo delle sue potenzialità, ma che sta invece dimostrando che ci sono ancora ampi margini di crescita.

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