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Mike Brown amareggiato: “Esempio di pessimo basket”

Sacramento viene travolta dai Los Angeles Clippers nella seconda partita di NBA Cup e coach Brown si dichiara apertamente deluso dalla prestazione dei propri giocatori

Nella notte è arrivata una brutta sconfitta per i Sacramento Kings, battuti per 104 a 88 dai sorprendenti Los Angeles Clippers di coach Tyron Lue che continuano a stupire, inanellando la quarta vittoria di fila nelle ultime partite e mettendo a referto il primo punto nella classifica del proprio girone di NBA Cup.  

Quest’ultimo vede invece i Kings tristemente ultimi, con due sconfitte all’attivo, è tanti punti di domanda sulle possibilità concrete di questa squadra di poter competere per le zone nobili della Western Conference.

Stasera ci hanno battuto sia in campo che a livello strategico; dobbiamo riconoscere loro il dovuto rispetto

Mike Brown

Coach Brown si dichiara profondamente amareggiato dalla prestazione fornita dai suoi ragazzi e non c’è alcun dato che possa indorare la pillola. I Clippers partono male tirando 1 su 10 dal campo nei primi minuti, ma Sacramento non è reattiva nell’approfittarne e paga dazio. Harden e compagni si risvegliano e piazzano una streak da 14 punti a 0, che gli permette di monopolizzare il primo quarto con un netto 26 a 12 per i losangelini. Sacramento tira male e perde troppi palloni, saranno 5 le palle perse alla fine dei primi 12 minuti.

I Kings conquistano sul campo solo il terzo quarto, al ritorno dagli spogliatoi, 35 a 25 per gli uomini in viola, ma non basta, poiché il resto della partita è un monologo della squadra di Tyron Lue, capace di giocare con maggiore ritmo e chimica.

Quel primo tempo è stato probabilmente uno dei peggiori esempi di basket, se non il peggiore in assoluto, che ho visto giocare alla mia squadra da quando sono qui. Non eravamo un passo indietro, eravamo tre o quattro passi indietro.

Mike Brown

Dal true shooting all’effective field goal, tutte le voci statistiche di squadra sono catastrofiche circa la partita all’Intuit Dome di stanotte. Guardando oltre le stelle di Sabonis, Fox e DeRozan si vede purtroppo ben poco. L’assenza di Malik Monk pesa come un macigno; Keegan Murray possiede un gran potenziale, ma è ancora troppo discontinuo in fase realizzativa e Sacramento ha un disperato bisogno dei suoi punti per poter vincere le partite.

Huerter è l’ombra di sé stesso e da ormai due anni non riesce a replicare quanto di buono ha fatto vedere nel corso della sua prima stagione in maglia Kings; Ellis, McDermott, Lyles e Jones non rappresentano l’esatta definizione di panchina competitiva. Appare evidente come il roster abbia bisogno di innesti di qualità, che possano aiutare la squadra a cambiare ritmo soprattutto in partite del genere in cui il pallino del gioco è sempre in mano agli avversari.

Abbiamo avuto un’aggressività estremamente limitata in attacco e allo stesso modo in difesa. Quando giochi in punta di piedi in questa lega, le squadre ti puniranno e i Clippers lo hanno fatto.

Mike Brown

Sulle spiagge di Venice Beach invece, gli umori sono ben diversi. La macchina di James Harden e compagni viaggia sulla highway baciata dal sole. Su 10 giocatori che hanno saggiato il campo contro Sacramento, 9 di questi hanno chiuso la partita con almeno un assist nel proprio tabellino. 5 giocatori hanno raggiunto la doppia cifra di punti, quasi 6 con Batum che si è fermato a 9.

Nessuno avrebbe scommesso un dollaro a inizio stagione sui Clippers in zona playoff NBA e invece eccoli lì, fieri proprietari della quinta piazza della Western Conference.

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