Jalen Johnson: il Robin che fa volare Trae Young e gli Hawks

Come Jalen Johnson sta esaltando il gioco di Trae Young e spingendo gli Atlanta Hawks verso una stagione da protagonisti

Jalen Johnson Atlanta Hawks

La stagione degli Atlanta Hawks sta decisamente oltrepassando le aspettative iniziali. All’inizio dell’anno, infatti, i principali insider avevano posizionato la squadra di coach Quin Snyder al ventunesimo posto nel power ranking ufficiale della NBA.

La realtà, però, si sta rivelando ben diversa. Trae Young e compagni si trovano ora con l’undicesimo miglior record della lega (13-12) e gli ultimi risultati positivi hanno permesso agli Hawks di qualificarsi per le fasi finali della NBA Cup.

Se Trae Young sta brillando con numeri mai visti prima, non si può certo ignorare quello che sta facendo Jalen Johnson. Il prodotto di Duke sta crescendo a vista d’occhio e ogni partita diventa sempre più indispensabile per gli Hawks.

Un anno da rookie da dimenticare

Jalen Johnson è stato selezionato dagli Atlanta Hawks nel draft del 2021 con la ventesima scelta assoluta. I primi anni nella lega per il prodotto di Duke però non sono stati facili. Sotto la guida dell’ex allenatore Nate McMillan, nonostante le ottime prestazioni in G-League (22,5 punti, 11,1 rimbalzi e 4,6 assist a partita), Johnson faticò a ritagliarsi spazio in prima squadra.

Nella sua stagione da rookie (2021-2022), l’ala disputò solo 22 partite, registrando 2,4 punti, 1,2 rimbalzi e 0,1 assist in poco più di 5 minuti di media. L’anno successivo, Johnson trovò più spazio, ma fu con l’addio di coach McMillan e l’arrivo dell’ex allenatore degli Utah Jazz, Quin Snyder, che l’ex Blue Devils fece il definitivo salto di qualità.

Arriviamo alla scorsa stagione. Nonostante la mediocrità dell’ambiente Hawks e la definitiva bocciatura della coppia Young-Murray, Jalen Johnson salì di livello. La fiducia che coach Snyder ripose in lui gli permise di incrementare esponenzialmente ogni sua statistica.

I numeri non mentono: quando un giocatore, alla sua terza stagione nella lega, incrementa i suoi punti da 5,6 a 16, i rimbalzi da 4 a 8,7 e gli assist da 1,2 a 3,6 di media, è difficile non parlare di MIP (Most Improved Player). Eppure, nonostante questi progressi, Johnson non fu nemmeno preso in considerazione tra i 15 giocatori più migliorati.

Quest’anno, il numero 1 degli Hawks sta registrando medie da All-Star: 19,8 punti, 9,9 rimbalzi e 5,5 assist, con percentuali di altissimo livello (50,8% dal campo e 35,6% da tre). Un rendimento che conferma il suo status, lo piazza in corsa per il MIP e che, potenzialmente, potrebbe garantirgli una chiamata per l’NBA All-Star Game di San Francisco.

Parola d’ordine: versatilità

Johnson è un giocatore estremamente versatile, uno dei migliori atleti della lega. Il suo fisico (203 cm per 99 kg) gli consente di difendere su tutti i ruoli e di essere molto efficiente in fase offensiva. È un rimbalzista d’élite, capace di giocare sia con la palla che senza, e possiede una visione di gioco eccellente.

Sa attaccare il canestro con grande efficacia e, in campo aperto, è praticamente impossibile da fermare. Ha un arsenale di conclusioni molto vario, con un tiro da tre sempre più affidabile che lo rende un avversario difficile da contenere. Inoltre, gioca situazioni di blocco sia come Handler (14,3% di frequenza) che come Roll Man (9,2% di frequenza), dimostrando una grande versatilità offensiva.

Come Johson ha migliorato gli Hawks

Atlanta è una squadra dinamica che fa della velocità un aspetto fondamentale del gioco, con il terzo miglior PACE della lega (104,54). Gli Hawks sono primi per numero di possessi giocati, terzi per assist distribuiti a partita (30) e primi per assist potenziali (54,3), sottolineando il loro stile di gioco rapido e corale.

Vediamo adesso qualche statistica interessante sugli Hawks:

  • Prediligono il gioco nel pitturato, con 48,6 punti per partita, il secondo miglior dato della lega
  • Tirano da due con il 61,1% di frequenza, settimo dato più alto della lega, mentre da tre realizzano il 38,9%
  • Come dimostrano i dati sui passaggi, gli Hawks vantano un gioco di squadra solido e, infatti, sono l’ultima franchigia della lega per frequenza di isolamenti a partita (3)
  • Grazie alle numerose palle recuperate (seconda miglior franchigia della lega con 10,3 steal per partita), gli Hawks giocano molto in transizione e sono terzi per numero di possessi (24,6)
  • Sono tra i migliori nei tagli, classificandosi al terzo posto con 10,9 azioni di taglio gestite per partita

Adesso, analizziamo più nel dettaglio il contributo che sta dando Johnson:

  • Miglior +/- di squadra (+31) e il secondo usage più alto (21.6)
  • È diciottesimo nella lega per rimbalzi a partita (9.9)
  • Ha il terzo miglior offensive rating di squadra (112.2) e quinto miglior defensive rating (111) con almeno 10 partite disputate
  • Tenta 15.5 tiri a partita: 11 tentativi da due (pari al 70.9 delle sue conclusioni) e 4.5 da tre
  • Il 60% delle sue conclusioni avviene vicino al canestro, mentre il secondo dato più alto (27.7%) deriva dai tiri in catch and shoot
  • Nonostante i tanti possessi che gestisce e le abilità nel portare palla, la maggior parte delle sue conclusioni (49.3%) arrivano con 0 palleggi, toccando palla per meno di due secondi nel 54.3% dei casi

Con Johnson, Atlanta ha trovato il partner ideale per Trae Young. Inoltre, la crescita di Risacher, i continui miglioramenti di Hunter e le abilità difensive di Dyson Daniels fanno ben sperare i tifosi degli Hawks per il futuro della squadra.

Per il numero 1, il proseguimento della carriera sembra decisamente promettente, con la possibilità – almeno quest’anno – di entrare nella lista dei giocatori più migliorati e, perché no, puntare all’NBA All-Star Game.

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