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Joel Embiid come Ben Simmons: le parole di Stephen A. Smith

La situazione di Joel Embiid non accenna a migliorare, e in molti cominciano a paragonarlo a Ben Simmons

L’inizio della regular season 2024/2025 per Joel Embiid è stato caratterizzato da pochi alti e molti bassi, sia dal punto di vista personale che per quanto riguarda le prestazioni dei Philadelphia 76ers.

Dopo aver vinto l’oro olimpico con Team USA, Embiid e i suoi Sixers hanno iniziato la stagione con grandi aspettative, ma ben presto ha dovuto fare i conti con la dura realtà.

L’arrivo di Paul George non sembra al momento ripagare la franchigia della Pennsylvania e, se a questo si aggiungono i problemi fisici che hanno influenzato le prestazioni di Joel Embiid, costringendolo più volte ai box, il risultato è un record di 8 vittorie e 16 sconfitte, che al momento costringerebbe la squadra guidata da Nick Nurse a rinunciare, con estremo anticipo, alle speranze di conquistare il titolo NBA.

Dopo aver conquistato l’MVP nel 2023, Embiid ha vissuto un drastico calo delle proprie prestazioni, diventando uno dei giocatori più criticati dagli addetti ai lavori. A causa di diversi problemi fisici, personali e di campo, il big man dei Sixers ha visto il proprio valore e la propria popolarità crollare ai minimi storici.

A dimostrazione di quanto appena detto, ecco le parole del famosissimo giornalista Stephen A. Smith riguardo a Embiid, altamente critico nei confronti della superstar classe ’94:

Tra non molto inizieremo a paragonarlo a Ben Simmons, sembra che ad Embiid non interessi nulla del gioco. Capisco gli infortuni e tutte le difficoltà che portano, ma nel suo volto vedo proprio mancanza di entusiasmo

Stephen A. Smith

Joel Embiid sta vivendo un inizio di stagione davvero complicato. Dopo aver appena superato i problemi al ginocchio che lo avevano tenuto lontano dai campi, il centro dei Sixers dovrà fermarsi di nuovo per almeno un’altra settimana a causa di una frattura al viso.

E se il big three composto da lui, Maxey e George non riuscisse nemmeno a trascinare i Sixers a giocarsi le proprie chance in postseason, potremmo davvero parlare di uno dei più grandi fallimenti nella storia moderna dell’NBA.

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