Il viaggio dei Cavs ricorda quello dei Warriors
C’è qualcosa nei Cavaliers di questa stagione che richiama i Warriors del 2014/15. Sarà la squadra di Atkinson la prossima a cambiare il corso della storia NBA?
I Cleveland Cavaliers 2024/25 come i Golden State Warriors 2014/15. Entrambe le squadre condividono una caratteristica fondamentale: un nucleo giovane, talentuoso e pronto a lasciare il segno.
I Warriors di allora avevano Steph Curry (25 anni), Klay Thompson (23 anni), Andre Iguodala (30 anni), Draymond Green (23 anni). Un mix di esplosività, difesa e mentalità vincente. Oggi i Cavs rispondono con Darius Garland (25 anni), Donovan Mitchell (28 anni), Jarrett Allen (26 anni), Evan Mobley (23 anni). Giovani, affamati e pronti a fare sul serio.
Certo, i Warriors hanno segnato un’epoca, affermandosi come una delle dinastie più vincenti nella storia dell’NBA. Anche questi Cavs, però, hanno qualcosa di speciale. Garland e Mitchell formano uno dei backcourt più talentuosi della lega, mentre Mobley e Allen si impongono come una delle coppie più solide e complete su entrambe le metà campo di tutta la NBA.
Con Kenny Atkinson, la squadra sembra aver trovato il giusto equilibrio per costruire una mentalità vincente. Negli ultimi anni, i Cleveland Cavaliers hanno cercato di costruire una squadra capace di competere ai massimi livelli, e i risultati iniziano a intravedersi.
Certo, c’è chi sostiene:
Nei playoff non hanno ancora dimostrato nulla
Insider NBA
Un’osservazione valida, ma che non deve oscurare il loro potenziale. Anche i Golden State Warriors, prima del 2015, erano visti con scetticismo: Curry, Thompson e Green avevano alle spalle solo un’uscita al secondo turno nel 2013 e una al primo turno nel 2014. Poi, è arrivata la svolta.
I Cavaliers stanno seguendo un percorso simile. Dopo l’eliminazione al primo turno nel 2023 e quella al secondo turno nel 2024, questa squadra sembra pronta a fare il salto di qualità. Non sarebbe la prima volta che una squadra etichettata come “forte in regular season, ma incerta nei playoff” sorprende tutti. È successo ai Warriors del 2015, ai Bucks del 2021 e ai Nuggets del 2023, capaci di ribaltare le aspettative e conquistare il titolo NBA.
È vero, i Cavs probabilmente non vinceranno quattro titoli in sette anni come i Warriors. Le nuove regole salariali rendono impossibile replicare mosse come quella di aggiungere Kevin Durant a una squadra già dominante. Tuttavia, Cleveland ha un nucleo giovane, sotto contratto per diversi anni, e un progetto solido che li proietta verso una stagione da sogno.
Per la prima volta dall’era LeBron James, i Cavaliers sembrano davvero vicini a raggiungere la loro terra promessa.
Per me, che sono cresciuto da tifoso e ora indosso la maglia dei Cavs, sì, è un cerchio che si chiude. Voglio replicare ciò che ha fatto LeBron e portare un titolo a Cleveland
Donovan Mitchell
La strada è ancora lunga, ma il futuro è più luminoso che mai.