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Pat Riley contro l’NBA moderna: “Forse sono superato”

Pat Riley, presidente dei Miami Heat, non ha nascosto la sua visione della NBA moderna, lanciando anche una frecciatina a Jimmy Butler

A 79 anni, Pat Riley, presidente dei Miami Heat, ha ammesso di sentirsi distante dal mondo dell’NBA contemporanea e dai suoi giocatori. In un’intervista con Dan Le Batard, Riley ha affrontato con sincerità le critiche che lo definiscono “superato”, specialmente in un momento complicato per la franchigia.

Gli Heat stanno vivendo una delle stagioni più difficili degli ultimi cinque anni, con Jimmy Butler che ha pubblicamente richiesto una trade e un rapporto ormai deteriorato tra lui e Riley.

Durante l’intervista, Pat Riley ha risposto alle critiche di alcuni tifosi degli Heat che lo accusano di essere “superato” rispetto ai Boston Celtics, ormai considerati una presenza costante tra i principali favoriti al titolo NBA.

Non leggo niente di tutto questo perché non sono sui social e non mi interessa. Ho preso abbastanza batoste dai Celtics quando allenavo. Sono una grande squadra, con un’organizzazione straordinaria. Hanno battuto tutti i record finanziari e si sono impegnati al massimo. Ma non mi preoccupo delle critiche. Forse sono superato. Forse dovrei ritirarmi, ma poi finirei per ossessionarmi con qualcos’altro

Pat Riley

Riley ha poi parlato del crescente divario culturale che percepisce con i giocatori moderni, il cui approccio al basket è completamente diverso rispetto ai suoi tempi da giocatore e allenatore:

Avrei gestito certe situazioni in modo diverso, ma non posso. I giocatori oggi vogliono esprimersi in modi che vanno contro i miei valori. Ma la lega lo permette: il contenuto è il re. I giocatori di oggi sono diversi, la loro musica, il modo in cui si vestono, come si promuovono. È più vistoso di quanto vorrei, ma lo rispetto

Pat Riley

Riley ha anche fatto un paragone biblico per esprimere il suo desiderio che i giocatori trattino la squadra come una priorità assoluta.

Essere chi vuoi essere va bene, ma in termini biblici, ‘Date a Cesare ciò che è di Cesare.’ I giocatori devono dare agli Heat ciò che spetta loro. Mentre fanno altre cose, non possono sottrarsi ai loro doveri con noi

Pat Riley

Riley ha concluso il discorso con un messaggio chiaro, apparentemente diretto a Jimmy Butler, ricordando ai giocatori l’importanza del loro impegno verso la squadra finché sono sotto contratto:

Ho spiegato questo ai giocatori: mentre siete sotto contratto con noi, ci dovete qualcosa. È scritto nel contratto collettivo. Non prendetelo alla leggera. Io sento di dovere qualcosa al mio capo, Mickey, e lo stesso vale per i giocatori

Pat Riley

Pat Riley sembra consapevole che il suo approccio stia diventando obsoleto, ma finché sarà alla guida degli Heat, continuerà a operare secondo la sua filosofia. La situazione con Butler rimane delicata: se il giocatore otterrà la trade dipenderà solo da ciò che Riley riterrà giusto per la franchigia. Nel frattempo, è chiaro che il presidente vuole che ogni giocatore rispetti gli impegni presi, fino all’ultimo giorno di contratto.

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