LeBron James: “Bronny non gioca a basket per soldi”

LeBron James ha affrontato le critiche rivolte a suo figlio Bronny in un’intervista a New Heights: le parole della stella dei Los Angeles Lakers

LeBron James e Bronny James Lakers

Ne avrà sentito parlare tanto anche LeBron James di tutto l’hating che si è scatenato contro Bronny, il suo primogenito che al Draft dello scorso giugno è stato chiamato dai Los Angeles Lakers alla 55a scelta ed è diventato suo compagno di squadra.

Apparso in un’intervista a New Heights Show, LeBron ha risposto a tutto il flusso di commenti che da sette mesi a questa parte si appaiono sui social: per molti, Bronny è in NBA soltanto per la buona parola spesa dal padre con la dirigenza dei Lakers. Per dirla in termini spicci, la più classica delle raccomandazioni.

Bronny non ha la necessità di giocare a basket, non è perché ha bisogno di soldi. Se lo incontrate di persona, realizzate che è il ragazzo più tranquillo e divertente del mondo

LeBron James

LeBron ha continuato descrivendo i pregi di Bronny, focalizzato sull’inizio della sua carriera da professionista con i Lakers, ma anche sulla sua famiglia.

Va al lavoro, torna a casa, si prende cura del suo corpo. Gioca ai videogame, legge un po’… è il miglior fratello maggiore che suo fratello e sua sorella potessero avere

LeBron James

Molta delle pressione che Bronny riceve quotidianamente da quando è diventato un prospetto del basket americano deriva dell’essere figlio di uno dei più grandi atleti della storia dello sport.

Mentre Bronny (dopo la prima doppia cifra in G-League viaggia a una media di 13.4 punti) si prepara a scrivere la propria storia in NBA, è chiaro che, sebbene la sua carriera sia inevitabilmente intrecciata con quella del padre, sarà il suo impegno, la sua dedizione e le sue abilità a determinarne il futuro. Un’eredità che, più che mai, si costruisce sul campo e che, alla fine, nulla potrà offuscare.

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