Kyrie Irving: “L’assenza di Doncic mi aiuta a crescere come leader”

I 36 punti di Irving non bastano ai Mavs, orfani di Doncic e Lively II, per battere i T’Wolves. Kyrie discute con i media come sta crescendo da leader in un periodo delicato per Dallas

Kyrie-Irving

Non si smette mai di imparare, anche per un veterano alla 13a stagione NBA come Kyrie Irving. C’è sempre un’occasione dietro l’angolo e per Kai e i Mavs si tratta delle assenze importanti nel roster: non solo Luka Doncic, infortunato al polpaccio e fuori fino almeno al 2 febbraio, ma anche il big man Derek Lively II per la sfida contro i Minnesota Timbewolves.

Dallas perde 115-114, di un soffio. Non basta alla squadra di coach Jason Kidd la prestazione da 36 punti (12/21 dal campo, 4/11 da tre) con 4 rimbalzi e 9 assist di Kyrie. Le assenze dei Mavs pesano e i T’Wolves sono abili a sfruttale; nel dopo gar, Irving parla della capacità di essere leader anche senza il sostegno di due dei migliori giocatori della squadra.

Le assenze che stiamo vivendo in questo periodo mi stanno aiutando a crescere come leader. Fa parte di quella parte del gioco che devi essere in grado di preparare e di maturare. Mi sto abituando a essere raddoppiato a ogni possesso in campo e abituarmi a chi abbiamo in campo. È l’altra faccia della leadership

Kyrie Irving

Non è la prima volta che gli capita da quando è a Dallas. I Mavs stanno rivivendo una situazione molto simile a quella della scorsa Regular Season, quando la squadra era rimasta senza Doncic per una dozzina di gare accusando un record di 4 vittorie e 8 sconfitte.

Anche questa volta, ora che la stagione regolare, è arrivata a metà strada, i Mavs stanno faticando a tenere il ritmo delle altre squadre a Ovest. Al nono posto con un record di 23-12, l’assenza dei giocatori chiave pesa parecchio: quella contro i Timberwolves è l’ottava sconfitta delle ultime dieci partite per Irving&Co, sempre più in difficoltà.

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