Cade Cunningham guida la rinascita dei Detroit Pistons

I Detroit Pistons sono forse la più grande sorpresa di questa stagione NBA e molti meriti vanno attribuiti alla crescita di Cade Cunningham

USA TODAY - Cade Cunningham in maglia Detroit Pistons

I Detroit Pistons intravedono finalmente la luce in fondo al tunnel. Con 23 successi nelle prime 44 gare stagionali, la franchigia del Michigan ha già raggiunto il numero di vittorie ottenute nell’intera stagione 2021/2022.

Un dato significativo per i Pistons, soprattutto se si considera che nelle due stagioni successive – 2022/2023 e 2023/2024 – avevano totalizzato appena 31 vittorie complessive, rispettivamente 17 e 14.

Il netto salto di qualità, che li vede attualmente in piena corsa per i Playoff NBA con la sesta posizione nella Eastern Conference, è dovuto in gran parte al gioco convincente messo in mostra sotto la guida di J.B. Bickerstaff.

Il cambio in panchina, con l’ex coach dei Cavs subentrato al deludente Monty Williams, si è rivelato uno dei fattori chiave nel trasformare la mentalità dei Pistons. Fondamentali sono stati anche gli innesti di veterani come Tobias Harris, Tim Hardaway Jr., Malik Beasley e della quinta scelta al Draft, Holland. A completare il quadro, l’impatto determinante della stella della squadra, Cade Cunningham, che sta trascinando il gruppo con prestazioni di altissimo livello.

L’ascesa offensiva di Cade Cunningham

Il prodotto di Oklahoma State, quest’anno, ha letteralmente preso per mano i Pistons come mai prima d’ora. Cade Cunningham ha migliorato tutte le principali statistiche: i punti sono saliti da 22.7 a 24.6, gli assist da 7.5 a 9.4, e i rimbalzi da 4.3 a 6.5. Ma non sono solo i numeri a parlare per lui: il numero 2 sta mostrando una maturità crescente e un controllo del gioco sempre più raffinato, confermandosi il vero leader della squadra.

Un aspetto sorprendente del ventitreenne Cade Cunningham è la quantità di responsabilità che si sta assumendo in questa stagione. Ha aumentato le conclusioni dal campo, passando da 18.8 a 20.3, e i tentativi dall’arco, saliti da 5.4 a 6.4. Nonostante l’arrivo di compagni più competitivi, anche il suo usage rate (percentuale di possessi gestiti) è cresciuto, passando dal 29.8% della scorsa stagione al 31.6% di quest’anno, posizionandolo come il quinto giocatore della lega con almeno 20 gare disputate.

Come già detto, Cade ha migliorato le sue percentuali nel tiro da tre punti, nonostante l’aumento del numero di tentativi. La differenza più evidente riguarda l’arresto e tiro. La percentuale di queste conclusioni è passata dal 10.8% dello scorso anno (pari a 2 tentativi a partita con un 32.5% di realizzazione) al 20.9% di quest’anno, ovvero 4.2 tentativi a gara con una percentuale migliorata al 35.5%. Questo cambiamento dimostra un netto miglioramento nell’efficacia del suo tiro da fuori.

Uno dei migliori passatori in NBA

Lato passaggi, Cunningham ha sempre mostrato una visione di gioco di altissimo livello, ma mai come quest’anno – grazie anche a compagni in grado di concretizzare le sue assistenze – il numero 2 sta guidando il team in fase offensiva.

Vediamo alcune delle differenze tra la scorsa stagione e questa:

  • I passaggi effettuati sono aumentati da 53.1 a 61.9, mentre quelli ricevuti hanno visto un incremento di 5 punti percentuali, passando dal 68.7% al 73.8%. Questo miglioramento riflette l’efficacia crescente di Cunningham nel gestire il gioco e nel creare opportunità per i suoi compagni.
  • Gli assist di Cunningham sono passati da 7.4, di cui 12.8 potenziali, a 9.4 (terzo nella lega), con ben 15.6 assist potenziali. Questo aumento dimostra come il suo impatto offensivo sia cresciuto notevolmente, con una maggiore capacità di creare opportunità di tiro per i suoi compagni.
  • Anche il numero di tocchi è aumentato rispetto alla scorsa stagione, passando da 80.1 a 92.5, il che colloca Cunningham al quarto posto nella lega. Questo evidenzia il suo ruolo centrale nell’attacco dei Pistons e l’aumento della sua influenza sul gioco offensivo della squadra.
  • Rimane da migliorare, però, il dato sulle palle perse, dove Cade guida la classifica con una media di 4.7 a partita. Nonostante il suo impatto offensivo, questo aspetto potrebbe essere uno degli obiettivi da perfezionare per rendere il suo gioco ancora più completo e incisivo.

La difesa di Cade Cunningham: un All-Star in evoluzione

Infine, vale la pena sottolineare l’evoluzione di Cade in fase difensiva. Pur non essendo ancora un difensore d’élite, si colloca probabilmente nella media, ma quest’anno ha registrato un differenziale positivo rispetto alla stagione precedente. Questo miglioramento è un segno tangibile del suo impegno anche nella metà campo difensiva, rendendolo un giocatore sempre più completo.

Durante la stagione 2023/2024, infatti, Cunningham consentiva ai suoi avversari di tirare con una percentuale superiore del 2.7% rispetto alla loro media. Quest’anno, nonostante sia aumentato il numero di conclusioni tentate dai giocatori da lui marcati, il differenziale si è ridotto, arrivando a un positivo -2.5%.

La prima scelta al draft del 2021 sta finalmente sbocciando. Le difficoltà delle prime due stagioni, forse non all’altezza delle aspettative – specialmente nel tiro da tre – non possono essere imputate solo a lui, ma anche al contesto disastroso dei Pistons. Ora, con una squadra più competitiva e un ruolo da leader sempre più consolidato, Cade Cunningham sta dimostrando il suo valore, avviandosi a diventare il volto della franchigia.

La speranza, anche per il nostro Simone Fontecchio, è che Detroit possa continuare a volare sempre più in alto, guidata da uno dei talenti più spettacolari e forti della lega. Con il contributo di giocatori come Cade Cunningham e l’apporto di veterani, i Pistons potrebbero davvero intraprendere un cammino in ascesa nelle prossime stagioni.

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