Paul George critico: “Non siamo una squadra da Playoff NBA”
Dopo la recente sconfitta, la 37esima stagionale, contro i Chicago Bulls, Paul George ha espresso tutta la sua delusione per la stagione dei suoi 76ers

I Philadelphia 76ers sono, senza dubbio, la più grande delusione di questa stagione. Dopo l’arrivo di Paul George in estate, la squadra sembrava finalmente pronta per compiere il tanto atteso salto di qualità.
Sulla carta, c’erano tutti i presupposti giusti: un roster profondo, arricchito dall’esperienza di veterani come Kyle Lowry, Andre Drummond ed Eric Gordon. Eppure, contro ogni pronostico, dopo un avvio disastroso, la stagione dei ragazzi di coach Nurse è andata sempre peggio. Attualmente al 12º posto nella Eastern Conference, con un record di 20 vittorie e 37 sconfitte, la franchigia sta attraversando una crisi profonda sotto ogni aspetto.
Complici di questa disfatta sono stati i numerosi infortuni di Paul George e Joel Embiid (la sua stagione potrebbe essere già finita), entrambi assenti per gran parte delle partite. Dopo l’ultima sconfitta contro i Chicago Bulls, è stato proprio l’ex Clippers a esprimersi in modo estremamente critico sulla situazione di Philadelphia e sull’atteggiamento del gruppo in campo:
Indipendentemente da chi sia in campo, non abbiamo mai dimostrato di essere una squadra competitiva, nemmeno per pensare di essere pronti per i Playoff o quantomeno per provare a raggiungerli
Paul Geroge
Dopo questa presa di coscienza, Paul George ha proseguito il suo commento con una combinazione di sincerità e delusione:
Non abbiamo le abitudini di una squadra da Playoff o di una contender. A dire il vero, siamo ben lontani dall’esserlo
Paul George
Negli ultimi anni, i Sixers hanno cercato in ogni modo di costruire una squadra da titolo NBA attorno alla propria star, Joel Embiid. Dalla partnership con Ben Simmons, passando per le aggiunte di Jimmy Butler e successivamente di James Harden, fino ad arrivare all’attuale formazione, i risultati deludenti sono stati (e continuano a essere) evidenti a tutti. Nonostante i cambiamenti, la squadra non è riuscita a raggiungere l’obiettivo, restando ben lontana dalle aspettative.
Philadelphia si trova in un momento cruciale. L’ambiente è diventato sempre più difficile, con i tifosi che hanno perso fiducia, tanto da essere stati duramente criticati dallo stesso Joel Embiid all’inizio della stagione.
Ora l’organizzazione è chiamata a prendere una decisione importante: continuare a puntare su Embiid, ex MVP, o ripartire dai giovani promettenti come Tyrese Maxey e Jared McCain, che potrebbero rappresentare il futuro della squadra.