Jalen Duren: l’ascesa di un talento che sta conquistando la NBA
Il giovane centro dei Pistons continua a offrire prestazioni solide, guadagnandosi gli elogi di Cunningham e Bickerstaff

Il percorso di crescita dei Detroit Pistons prosegue con una vittoria di carattere per 115-94 contro i Brooklyn Nets. Un successo significativo, soprattutto come risposta alla recente sconfitta contro i Denver Nuggets, che aveva interrotto una striscia di otto vittorie consecutive – un traguardo che la squadra della “Motor City” non raggiungeva dalla stagione 2006-2007.
Il protagonista di questa vittoria è stato Jalen Duren. Il centro, prodotto dell’Università di Memphis, ha messo a referto 18 punti, 11 rimbalzi e 6 stoppate, firmando il suo massimo in carriera. Una prestazione che non è passata inosservata, soprattutto agli occhi della stella dei Pistons, Cade Cunningham, che a fine partita ha elogiato il suo compagno.
Penso che la sua confidenza con il nostro sistema sia cresciuta molto. Sta mettendo il corpo in gioco, e questo è fondamentale per un centro che protegge il ferro. Per me è già uno dei migliori lunghi della lega, oltre che il mio preferito
Cade Cunningham
L’evoluzione di Duren in questa stagione, soprattutto nell’ultimo mese, è stata evidente. A confermarlo sono le sue statistiche di febbraio, con medie di 13.6 punti, 11.7 rimbalzi e 5 assist a partita, mostrando anche doti da facilitatore offensivo nel sistema di coach J.B. Bickerstaff. Proprio l’allenatore, in una recente intervista, ha voluto sottolineare la crescita del suo giocatore.
Il talento è sempre stato lì, ma ora sta trovando continuità, che è la cosa più difficile in questa lega. La vera differenza sta tra chi gioca bene per 10 partite, chi per 30 e chi riesce a farlo per un’intera stagione. Sta diventando dominante su entrambi i lati del campo
J.B. Bickerstaff
Un grande attestato di fiducia per il classe 2003, che incarna lo storico spirito combattivo dei Pistons, oltre a rappresentare la crescita di tutto il roster in questa stagione. Un percorso che potrebbe finalmente rivelarsi decisivo per riportare Detroit ai playoff NBA dopo sei anni di assenza.