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NBA, i Nets sono una vera Contender?

La gara inaugurale della stagione NBA 2020/21 doveva essere una partita carica di emozioni, soprattutto legati ai grandi ritorni in campo, e così è stato, ma solo parzialmente

C’era un grande assente infatti: Klay Thompson. Doveva essere anche la sua notte, eppure il destino ha deciso di privarci di questo giocatore meraviglioso per un’altra stagione. Tristezza. I Warriors senza di lui non hanno alcuna velleità di titolo quest’anno.

Stephen Curry è tornato in campo dopo quasi un anno di stop e la ruggine si è vista tutta, anche se la qualità tecnica e caratteriale del giocatore non si discute e rimane da elitè della Lega.Mancava Draymond Green, è vero, ma il cosiddetto “supporting cast” non convince. Andrew Wiggins si conferma un giocatore dai forti limiti. Il rookie James Wiseman sembra avere potenzialità, ma a giudicare dalla coordinazione e dalle movenze goffe, è evidente che si tratti di un giocatore ancora molto acerbo e da valutare in prospettiva.

Anche Kelly Oubre e Eric Paschall non hanno convinto al 100%. Aspettiamo a battezzare questi Warriors, ma l’esordio per ora ha confermato che il loro obiettivo massimo per questa stagione sarà l’ingresso nei Playoffs e poco altro.Per quanto riguarda i Nets, invece, i segnali sono stati più che positivi. Kyrie Irving sembra essere tornato il giocatore che avevamo ammirato ai Cavs: rapidità, precisione e spregiudicatezza.

La bomba da dieci metri messa in scioltezza è stato un segnale chiaro: sto alla grande! Ovviamente, però, la maggior parte dei riflettori erano puntati su di lui, Kevin Durant, il giocatore che può cambiare le sorti di una franchigia. KD parte forte e chiude con 22 punti in 25 minuti, sfoggiando un campionario di soluzioni offensive che ha pochi rivali nella storia della NBA.

Anche il resto della squadra ha davvero ben impressionato, da Caris LeVert, in palla, a Spencer Dinwiddie, ordinato e aggressivo. La panchina è lunghissima e carica di talento. Non giriamoci troppo attorno: se questi sono i Nets, allora il titolo non è solo un miraggio.

I Lakers sembrano imbattibili, ma sia Irving che Durant sanno bene come si vince e forse hanno anche più fame dei loro rivali.

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