NBA, le reazioni alla prestazione di Steph Curry

“MVP” e “Miglior tiratore di sempre” tra le più comuni reazioni di compagni di squadra, ex giocatori e addetti ai lavori

Stephen Curry esulta

62 punti. Sessantadue. Sono bastati 36 minuti a Stephen Curry per riscrivere il record di punti segnati a livello personale e in casa Golden State Warriors e scatenare le reazioni di moltissimi addetti ai lavori, oltre ovviamente ai compagni di squadra.

L’ultimo a segnare 60 punti in una partita con la maglia dei Golden State Warriors fu Klay Thompson, il 5 dicembre 2016, contro gli Indiana Pacers. Klay è stato anche tra i primi a fare i complimenti a Steph dopo la prestazione incredibile della notte.

Tantissime le reazioni che quei 62 punti hanno suscitato anche tutto il mondo NBA. A complimentarsi con Stephen Curry su Twitter anche Earvin Magic Johnson, che vede in “Wardell” un serio candidato MVP della stagione, e Kendrick Perkins, sempre più convinto che il play degli Warriors sia il tiratore più forte mai visto nella storia del gioco.

Molte critiche hanno visto protagonista Stephen Curry dall’inizio di questa nuova stagione. Il più delle volte il play degli Warriors sarebbe stato indicato come “un uomo solo sull’isola”, incapace di portare da solo la squadra ai playoff.

Ovviamente Curry non riuscirà a segnare 60 punti ad ogni partita, ma se questo dovesse essere un livello costante di gioco sera dopo sera, allora il numero 30 degli Warriors potrebbe mettere a tacere molte critiche facendo anche un pensiero per la post season.

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