NBA, Trae Young: “Steve Nash è il mio idolo”

Riaffiora un’intervista del 2019 in cui Young mostrava tutta la stime per Steve Nash. Sarà ancora così dopo le critiche dell’allenatore dei Nets?

Trae Young in un'intervista con Steve Nash

Steve Nash è l’idolo di Trae Young. In un’intervista del novembre 2019 a The Athletic, Young aveva spiegato perché Nash è il suo modello, facendo diretto riferimento allo stile di gioco: tanti punti nelle mani (14.3 punti di media in 1217 partite), ma soprattutto una capacità con pochi eguali di creare occasioni per compagni.

Michael Jordan, Kareem Abdul – Jabbar, Kobe Bryant o LeBron James ci si aspetterebbe di sentire da un ragazzo cresciuto a cavallo tra anni 90 del secolo scorso e i primi anno 2000. Ma nessuna di queste leggende: solo Steve Nash, playmaker che nella stagione 2004-05 riuscì a vincere il titolo di MVP della Lega con medie di 15.5 punti e 11.5 assist, nonché il terzo miglior passatore All Time della Lega.

Se mi chiedete chi è il mio idolo io vi dico Steve Nash. Cerco di modellare il mio gioco seguendo quello che lui faceva

Chissà se però Trae sarà ancora della stessa idea dopo aver affrontato Brooklyn in questa primissima parte della nuova stagione.

Dopo i duelli tra Atlanta e Brooklyn, l’allenatore dei Nets non è stato dolcissimo col giovane play degli Hawks facendo intendere di non essere un grande fan del suo gioco e, in particolare, della sua capacità di attirare a proprio favore il fischio degli arbitri.

Questo non è basket

Steve Nash

Un’aspra critica di Nash nei confronti di come Young si fermi davanti al difensore spesso dopo aver giocato un pick and roll, o aver attaccato un close out, con un “short stop” per farsi franare il difensore alle spalle e farsi fischiare un fallo durante il movimento di tiro. Una mossa che al nuovo coach dei Nets non è affatto piaciuta. Avrà fatto cambiare idea a Trae su chi sia il suo idolo?

Leggi anche

Loading...