Le 10 rivalità NBA più accese di sempre
Un viaggio tra i 10 duelli più duri e spettacolari della storia NBA: dalle rivalità limitate al parquet, fino a quelle sfociate anche fuori dal campo
Dalle sfide tra i più grandi giocatori nella storia dell’NBA, agli scontri storici passando tra i vari dissidi che durano ancora oggi.
Ecco i 10 duelli tra giocatori NBA che hanno segnato la storia della lega e che ci hanno regalato sprazzi di basket celestiale: sfide leggendarie iniziate sul parquet e, spesso, continuate al di fuori dei campi.
1. Michael Jordan – Isiah Thomas
La rivalità tra Michael Jordan e Isiah Thomas va ben oltre alle sfide in campo tra Chicago Bulls e Detroit Pistons.
Come ha raccontato anche la serie TV “The last dance“, i primi screzi si registrarono durante l’All-Star Game del 1985: in quell’occasione Thomas tentò di boicottare il novellino Jordan, appena 22enne ma già sulla bocca di tutti gli appassionati di basket per il suo talento cristallino.
La rivalità scoppiò definitivamente a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta: dal 1988 al 1990 i Bulls persero tre serie consecutive contro i “Bad Boys” (nome attribuito a quei Detroit Pistons). Poi ci fu la svolta!
Alle successive Finali di Conference del 1991, i Bulls ebbero finalmente la meglio: i Pistons, guidati da Isiah Thomas, abbandonarono la panchina prima dell’ultima sirena, non stringendo la mano a Michael Jordan e a quelli che sarebbero diventati i futuri campioni NBA ed una delle migliori squadre NBA di sempre.
Inoltre, l’esclusione di Thomas dal Dream Team dei Giochi Olimpici del 1992 pare dipendere in gran parte dal fatto che Jordan non volesse avere niente a che fare con lui.
2. Kevin Garnett – Tim Duncan
La rivalità tra Kevin Garnett e Tim Duncan mette a confronto due caratteri opposti: da una parte la calma del numero 21 dei San Antonio Spurs, dall’altra la ferocia di Kevin.
L’astio tra i due iniziò nel 1999: durante il primo turno dei playoffs, Garnett augurò a Duncan un “Happy Mother’s Day, motherfu**er”. Dettaglio non irrilevante: la madre del giocatore degli Spurs, era venuta a mancare quando aveva solo 14 anni.
La rivalità venne accentuata dal fatto che i due giocassero nella stessa posizione: la bilancia in questo caso pende a favore di Duncan, che ha un record vincente di 33 a 19, battendo, inoltre, i Minnesota Timberwolves per due volte ai playoff.
3. Shaquille O’Neal – Dwight Howard
La sfida tra i due Superman dell’NBA: la loro rivalità è iniziata durante l’ultimo periodo della carriera di Shaq, coincidente con l’apice della carriera di Dwight Howard.
Gli screzi tra i due continuarono anche dopo il ritiro dell’ex numero 34 dei Los Angeles Lakers: O’Neal, criticò fortemente la scelta di Howard di firmare per i Lakers; inoltre le critiche si concentravano anche sul suo stile di gioco e sulle sue capacità.
Infatti, in veste di opinionista, Shaq sparò a zero sul gioco in post di Howard, sostenendo che non riusciva a rendere abbastanza per un giocatore di tale potenza.
4. Walter Frazier – Earl Monroe
L’arte dell’improvvisazione di Earl “The Pearl” Monroe è una delle storie più belle della storia della NBA. Con i Baltimore Bullets divenne da subito una leggenda vivente, lo spettacolo in carne e ossa. Era “Black Jesus”, come ha spiegato Denzel Washington a Ray Allen in “He got game”.
Walter Frazier era Clyde, estroverso come nessuno, meno talento offensivo ma una sensibilità cestistica quasi ineguagliata. Due bei tipi, due superstar che rappresentavano il meglio nel ruolo di guardia tra la fine dei favolosi anni Sessanta e Settanta.
La notizia dell’acquisto di Monroe da parte dei Knicks fece scalpore: tutti si chiedevano come mai avrebbero potuto giocar insieme due personalità così opposte. C’era anche chi faceva battute del tipo che fossero necessari due palloni per accontentare entrambi.
Invece Red Holzman, uno degli allenatori più vincenti nella storia dell’NBA, fece il miracolo: quella che era stata la rivalità più vivida divenne una grande amicizia in campo e fuori. I due portarono, infine, i Knicks al titolo nel 1973 con una squadra leggendaria.
5. Michael Jordan – Joe Dumars
Questa era una rivalità vera: quando MJ fronteggiava i Pistons doveva vedersela contro Joe Dumars ed erano dolori anche per Air Jordan. Siamo alla fine degli anni Ottanta e Michael diventa anno dopo anno sempre più nervoso perché nei playoff si vede negata la sua naturale supremazia.
La difesa di Detroit è troppo stringente e con metodi che sfioravano, e spesso andavano oltre al consentito, Jordan e i Bulls escono dai playoff nel 1988, 1989 e 1990, per poi ottenere il giusto riscatto nel 1991.
6. LeBron James – Kevin Durant
Con ogni probabilità, i due migliori giocatori dell’ultima decade: Kevin Durant, altezza e rapidità mostruosa, unite a una capacità sovrannaturale di far canestro; LeBron James, un treno in corsa con il miglior quoziente intellettivo cestistico dell’era moderna e, dati alla mano, uno dei giocatori più forti di tutti i tempi.
I due si sono scontrati 3 volte alle Finals. La prima volta ebbe la meglio LeBron, che portò a casa il suo primo titolo (Miami Heat vs Oklahoma City Thunder). Nelle due sfide successive ebbe la meglio Durant, che si era appena unito ai Golden State Warriors.
In tutte e tre le occasioni, l’MVP delle Finals è stato o James o Durant. L’ex giocatore degli Warriors, nel 2013, venne apostrofato come:
“Il miglior giocatore che non si chiami LeBron James”
Durant non ha mai accettato l’idea di essere considerato il numero 2, dopo il rivale di sempre, LeBron James.
7. Russell Westbrook – Patrick Beverley
Due delle anime più calde della NBA attuale. La rivalità tra Russell Westbrook e Patrick Beverley ha origine nel recente 2013: Beverley (che allora militava negli Houston Rockets), si gettò su Westbrook (che vestiva la casacca degli Oklahoma City Thunder) per rubargli palla, nonostante avesse chiamato time out.
Finendo a terra, Russell s’infortunò al ginocchio, ponendo fine ai suoi playoffs. La stessa situazione si ripresentò nel 2014, senza conseguenze fisiche gravi, fortunatamente. Ovviamente Westbrook non fu mai felice dell’atteggiamento di Beverley.
Le sfide tra i due continuano tutt’ora a essere infuocate. Durante una sfida tra Rockets e Clippers del novembre 2019, Westbrook ha sbeffeggiato il numero 21 della franchigia di Los Angeles, salutandolo insistentemente mentre si allontanava dal campo dopo aver commesso il sesto fallo.
Il mese successivo fu, però, il turno di Westbrook che, dopo una reazione all’espulsione di Beverley, prese un fallo tecnico.
Il nuovo episodio tra Westbrook e Beverley va in scena nella stagione 2021/22: dopo l’ennesimo passaggio sbagliato della partita da parte di Brodie, la guardia dei T’Wolves è tornata in panchina gridando “He’s trash“, ovvero “Lui è spazzatura”, e tappandosi il naso.
In seguito ad una trade che ha coinvolto diversi giocatori, Patrick Beverley si è trasferito a Los Angeles, sponda Lakers. Nella prossima stagione dunque, a meno di eventuali colpi di mercato, i due dovranno condividere il solito spogliatoio.
Questo, a detta del coach dei giallo-viola, non rappresenterà un problema:
Far convivere Westbrook e Beverley? Ho già in mente alcuni quintetti con i due a fianco
Darvin Ham
8. Kobe Bryant – Shaquille O’Neal
Da fratelli ad acerrimi rivali. La coppia formata da Kobe e Shaq è senza dubbio uno delle più controverse di sempre: riuscirono a portare a casa il “three peat” con i Lakers (2000, 2001, 2002), ma la loro convivenza non fu sempre rose e fiori.
I due diventarono grandi amici, ma ben presto le divergenze vennero a galla, spesso anche in modo esplosivo. Il punto di rottura definitivo arrivò dopo la sconfitta alle Finals del 2004 contro i Detroit Pistons: Shaq lasciò Los Angeles per approdare ai Miami Heat.
La prima sfida tra i due si tenne durante la partita l’NBA Christmas Day del 2004. Gli Heat erano una squadra migliore dei Lakers e vincono quella sfida. A Miami, inoltre, Shaq riuscì a vincere un altro titolo, dimostrando che lui poteva vincere senza Kobe.
Quando il numero 24 giallo-viola, però, vinse il suo quinto titolo, nel 2010, alla domanda su quale fosse il suo significato, rispose:
“Ne ho appena vinto uno in più di Shaq”
Nel 2018 i due fecero un’intervista esclusiva, faccia a faccia, su TNT, in cui rimediarono definitivamente ai loro screzi degli anni precedenti.
9. Larry Bird – Magic Johnson
Questa è stata ridefinita da molti “la rivalità che ha segnato un’era”. La NBA, durante gli anni Ottanta, era terra di conquista di Larry Bird (Boston Celtics) e Magic Johnson (Los Angeles Lakers).
Il primo scontro tra i due si ebbe alle Finali NCAA del 1979. In totale negli anni successivi, in due vinsero, complessivamente, 8 titoli NBA e 6 MVP e si scontrarono per tre volte alle Finals.
I loro volti rappresentavano la grande rivalità tra i Boston Celtics e i Los Angeles Lakers.
Magic e Bird vennero fatti apparire come grandi rivali dai media, che vedevano in loro due stereotipi opposti della società americana. Nella realtà, però, tra le due leggende della pallacanestro c’è sempre stato un grande rispetto, sia dentro che fuori dalcampo. Entrambi hanno, inoltre, fatto parte del Dream Team alle Oimpiadi di Barcellona del 1992.
10. Bill Russell – Wilt Chamberlain
Una sfida tra leggende: Bill Russell e Wilt Chamberlain si sono incontrati ben 143 volte sul parquet. I due si sono affrontati più volte di qualsiasi altra star NBA nella storia.
Bill Russell vince la sfida dei numeri: la leggenda dei Celtics ha un record positivo contro il suo acerrimo rivale di 86-57. Inoltre è il giocatore NBA più titolato con 11 titoli NBA, contro i 2 di Chamberlain, che, dal suo canto, ha prodotto dei record personali incredibili, soprattutto per quanto riguarda la produzione di punti: ancora oggi detiene il record di punti in una partita NBA, ben 100.
La loro rivalità è stata la prima ad avere un grande impatto mediatico della storia NBA, ed è considerata la miglior rivalità tra due centri di sempre.