NBA, l’ultima quadrupla doppia della storia
Ripercorriamo insieme una delle più grandi prestazioni individuali della storia NBA, che ad oggi ancora nessun giocatore è riuscito a replicare
San Antonio, Texas, 17 febbraio 1994. All’Alamodome (ex palazzetto degli Spurs) arrivano i Detroit Pistons del futuro Hall of Famer Isaiah Thomas, il quale sa già che ad aspettarlo lì ci sono il suo vecchio amico Dennis Rodman e soprattutto “The Admiral”, David Robinson.
Obiettivamente questa è la tipica partita che non avrebbe senso giocare, visto il divario tecnico tra le due franchigie: da una parte i Texani, che puntano al titolo, dall’altra i Pistons, che puntano sulle corse dei cavalli (20-62 il loro record stagionale).
Come da pronostico, gli Spurs non hanno molte difficoltà, così come l’Ammiraglio, il quale nonostante i costanti raddoppi, chiude il primo tempo con dei numeri discreti. È però nel terzo quarto che il libretto delle statistiche viene marchiato indelebilmente, infatti David Robinson si ritrova a 12 minuti dalla fine con un solo rimbalzo mancante per l’appuntamento con la storia del basket.
Nemmeno il tempo di realizzare cosa stava per accadere e il signore nella foto cattura l’ultimo pallone. Il #50 degli Spurs conclude la gara con 34 punti, 10 rimbalzi, 10 assist, 10 stoppate, 2 recuperi e una sola palla persa. È fatta, è quadrupla doppia, è leggenda.
Sono ormai passati 30 anni e nessuno è ancora riuscito ad eguagliare una prestazione del genere, della quale si possono vantare solo in 4: Nate Thurmond, Alvin Robertson, Hakeem Olajuwon e per l’appunto il sopracitato David Robinson.
Di certo bisogna però ricordare che nel 2017 Draymond Green ci è andato molto vicino, mancando la quadrupla doppia per 6 punti , entrando ugualmente nella storia, dato che è stata la prima (e fino ad ora unica) tripla doppia senza punti…ma questa, beh questa è un’altra storia (cit.)
Le speranze di poter rivedere una prestazione del genere sono molto basse, ma mai come dalla stagione 2023/2024 si ha il sentore che qualcosa di magico possa accadere, grazie all’ingresso nella Lega di due future stelle come Victor Wembanyama e Chet Holmgren.