Heat, Butler non riesce a scendere in campo con la maglia senza nome
“Volevo ricordare quando nessuno mi conosceva” questa era l’intenzione che ha guidato Jimmy Butler a provare ad indossare una maglia senza nome
Jimmy Butler ha provato a giocare senza nome ne slogan sulla propria maglia da gioco. Al momento dell’ingresso in campo e poco prima della palla a due, gli arbitri si sono accorti che sulla canotta della guardia dei Miami Heat non c’era altro che il numero 22.
Butler è uno dei pochi giocatori – rispetto alla maggior parte degli atleti della bolla che hanno deciso di portare uno slogan – a non voler mettere nessun messaggio sotto al proprio numero.
L’ex Bulls, Timberwolves e 76ers avrebbe voluto scendere in campo senza nome. Prima dell’arrivo nella bolla dei giocatori, la NBA aveva dato la possibilità ai giocatori di portare uno slogan senza escludere ovviamente la possibilità di rimanere invece semplicemente col proprio nome e il numero.
Jimmy Butler, controtendenza, aveva espresso l’intenzione di indossare la sua maglia senza nome per un motivo ben preciso: “Volevo ricordare quando nessuno ancora mi conosceva”. La NBA gli ha negato questa richiesta. ‘Jimmy Buckets’ ci ha provato, come postato sui canali ufficiali della franchigia, “Statement made”.
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