NBA, Accadde Oggi: Draymond Green nella storia
Quattro anni fa andava in scena una delle prestazioni più bizzarre a livello statistico, messa a referto dal più improbabile dei protagonisti
Ok, forse sono ingiusto nel dire “improbabile protagonista”, d’altronde Draymond ci ha abituato a vederlo mettere a referto le statistiche più bizzarre e nei modi più disparati. Giusto pochi giorni fa ha chiuso la partita con 2 punti, 6 rimbalzi, 15 assist, 6 palle rubate e 4 stoppate: non succedeva da trent’anni che un giocatore realizzasse una partita da 15+ assist, 5+ rimbalzi e 5+ palle rubate.
Quattro anni fa l’orso ballerino da Michigan State è andato vicinissimo ad inserirsi in un circolo estremamente ristretto che conta All Star, pluricampioni NBA e Hall of Famers: il club della quadrupla doppia.
Partiamo dall’inizio
Campionato 2016-2017. Gli Warriors vengono dalle Finals perse contro i Cavaliers di un eroico LeBron James ma hanno messo a segno il colpo di mercato che li ha trasformati in una squadra inarrestabile: nella Baia è arrivato Kevin Durant a formare uno dei Superteam più forti di sempre.
Curry e KD sono ovviamente i padroni, Klay il rifinitore, ma il cuore e l’anima di questa squadra rimane sempre Draymond.
A farsene un’idea ci hanno pensato le molte squadre che sono cadute sotto i suoi colpi, leciti o meno, sotto canestro ma chi sta per realizzarlo ancora meglio sono i malcapitati Memphis Grizzlies. E non dei Grizzlies qualsiasi ma nientemeno che il Grit-And-Grind.
Panico e delirio al FedEx
10 febbraio 2017. Golden State marcia inarrestabile con un record di 44-8 ed è saldamente ai vertici della Western Conference. Sulla loro strada trovano i Grizzlies di Conley e Gasol, buon record di 33-23 e tanto cuore da opporre all’armata di Auckland.
La partita è più combattuta del previsto e per abbattere gli Orsi deve intervenire un altro orso. L’ago della bilancia è proprio Green, che con una prestazione a dir poco insensata fa partire a razzo i più talentuosi compagni per mettere a sedere gli avversari.
Draymond (20esimo nella classifica all-time per triple doppie) chiude la partita con 4 punti, 5 stoppate, 11 rimbalzi, 10 assist e 10 palle rubate realizzando così la prima tripla doppia della storia NBA che non veda i punti in doppia cifra.
La quadrupla doppia è sfiorata ma la partita del prodotto di Michigan è un capolavoro da incorniciare a testimonianza dello straordinario apporto che dà al team pur senza essere uno scorer.
Si può dire di tutto sul personaggio ma mai che non sia un uomo di squadra, che non lavori come un dannato per i compagni e per la vittoria, che non sia un generale in campo con un cuore grande come una casa. Si ama odiarlo, si odia amarlo.
Tutto questo è Draymond Green.