Curiosità NBA, 5 aneddoti su Michael Jordan
Per celebrare i 59 anni di “His Airness” mettiamo a nudo alcuni aneddoti che lo vedono protagonista
Non c’è cosa più difficile che rendere giustizia al giocatore più iconico della NBA, non solo un simbolo dello sport, ma anche un vero e proprio brand vivente.
Il suo marchio è stato esportato in tutto il mondo, così come le sue gesta che hanno fatto il giro del globo, lasciando incollati (ed increduli) milioni di telespettatori ogni sera. Michael Jeffrey Jordan è stato fonte di ispirazione per tanti dei fenomeni che ammiriamo oggigiorno, quel numero 23 dietro la schiena che ogni ragazzo sogna di indossare per provare ad emularlo sui parquet dei palazzetti.
Storie sul nativo di Brooklyn ne conosciamo a bizzeffe, difficile tenere nascosta la vita, gli eccessi e le eroiche imprese del giocatore più famoso del mondo. Noi proviamo a scavare più a fondo, tralasciando il trash talking e la pallacanestro, entriamo nel mondo di sua maestà aerea e vi diamo cinque piccole curiosità che solo i veri fan di MJ possono conoscere. Buona visione e buona lettura!
1- Soldi, Soldi, Soldi
Nel 2014 Michael Jordan è diventato il primo giocatore miliardario nella storia della NBA. Si stima che con i suoi 2.1 miliardi di dollari sia anche il quarto afro-americano più ricco del mondo dietro all’imprenditore Robert F. Smith, il businessman David Steward e la famosissima Oprah Winfrey.
I suoi guadagni sono frutto di investimenti e dei numerosi endorsement ottenuti durante tutta la sua carriera come giocatore . Il più remunerativo è senza dubbio il contratto firmato con Nike, che ha dato il via al Jordan brand, vero motore delle sue infinite entrate.
2- Cavaliere della patria
Sappiamo quanto Barack Obama ami la pallacanestro e quanto sia in sintonia con i giocatori. Il nostro MJ nel 2016 ha ottenuto la medaglia presidenziale della libertà, un’onorificenza assegnata a chi ha dato un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata.
Questo riconoscimento può essere dato solo ed esclusivamente dal Presidente degli Stati Uniti in persona, poiché considerata una delle due massime decorazioni (insieme alla medaglia d’oro del Congresso) della nazione.
3- Nonno Jordan
Una notizia non scioccante di certo, anche le leggende diventano nonni e nonostante la loro immortalità sportiva, nella vita reale invecchiano. Sua figlia Jasmine, nel 2019, ha dato alla luce il primo nipote di casa Jordan; il padre è Rakeem Christmas, scelta n.36 dei Minnesota Timberwolves durante il Draft NBA 2015, attualmente in forza nel campionato di Taiwan.
Un altro piccolo campione su cui Michael potrà provare a scommettere in futuro, anche se sappiamo che in famiglia non c’è mai stato un vero successore di sua maestà.
4- Franchise Player
Non è una novità che Michael Jordan sia stato l’uomo franchigia dei Chicago Bulls, ma il titolo qui sopra non fa riferimento al campione in maglia numero 23, quanto al disco del rapper texano Travis Scott. La giovanissima icona della trap music, ha girato il video della traccia “Franchise” all’interno della casa di Michael Jordan in quel di Highland Park, Illinois.
Il sei volte campione NBA si è mostrato subito entusiasta ad avere Scott in casa per le riprese del video musicale. La canzone è stata rilasciata il 25 Settembre 2020 e ha debuttato alla settima posizione della Billboard Global 200 Chart.
5- Un’avventura… di corsa
Tra le mille sfide accettate da Michael Jordan, l’ultima in ordine di tempo è stata quella di fondare un team nella NASCAR, una delle più famose competizioni americane per automobili. Insieme al pilota Denny Hamlin (socio minoritario), il 21 Settembre 2020 ha annunciato la partecipazione al prossimo campionato, scegliendo Bubba Wallace al volante della quattro ruote.
Ad Ottobre, per la precisione il giorno 22, il team è stato registrato come Jordan 23XI Racing; la vettura sfreccerà con un numero 23 ben visibile sulla carrozzeria