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NBA, degenera la faida tra Damian Lillard e Paul George

Sembrava il più classico dei botta e risposta ma, nelle ultime ore, la faida tra le due stelle della Western Conference ha passato il segno

La sconfitta patita ieri sera per mano dei Clippers può pesare molto sulle speranze di Playoff dei Portland Trail Blazers. Più ancora del risultato o dell’andamento altalenante della partita, ciò che ha stupito è stato il fatto che, in quello che è solitamente il Dame Time, sia mancato proprio Lillard. 0/2 ai tiri liberi nelle fasi finali della gara e, in generale, una prestazione molto al di soto dei suoi standard. Capita anche ai migliori, ma la questione non è finita allo scoccare del quarantottesimo minuto di gioco.

Già, perché dopo i clamorosi errori del numero 0, ci hanno pensato Paul George e Patrick Beverley a gettare benzina sul fuoco, con il secondo a gridare addirittura: “Dame Time!”, un chiaro sfottò verso la stella rivale.

Nell’intervista post-partita, Lillard ha risposto così alle provocazioni dei due:

Mi parlate di Patrick Beverley, uno che ho già mandato a casa prima. Paul George è stato mandato a casa da me giusto l’anno scorso, perciò lo sanno. Il motivo per cui reagiscono così è perché sanno cosa aspettarsi da me, il che è un segno di rispetto.

Ovviamente, non potevamo non aspettarci una reazione dai due giocatori dei Clippers, arrivata tramite commento sul profilo Instagram di Bleacher Report, con tanto di ulteriore risposta da parte di Lillard:

PG si è premurato di far sapere a Dame che quest’anno (a suo dire) sarà lui ad essere rispedito a casa. Il nativo di Oakland non l’ha affatto presa bene e ha invitato George a “continuare a cambiare squadra scappando dalle difficoltà”.

Tutto sommato, una faida sana, almeno finché non si è intromessa La’nae, la sorella di Lillard, che ha accusato il numero 13 dei Clippers di aver messo incinta una “t**** spogliarellista”. Non poteva mancare la risposta di Daniela Rajic, compagna di George, che ha prontamente replicato, più o meno con le stesse parole.

La speranza è che entrambe le parti si fermino qui, e che qualsiasi dissapore tra i due fenomeni ritorni a basarsi sul puro e semplice basket giocato. Gli appassionati di sport non vogliono assistere ad episodi come questo, ma vedere giocate di alto livello sul campo e, eventualmente, qualche genuino botta e risposta a partita finita. Please, stop it.


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