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Warriors, Steve Kerr: “Era la gara più importante dell’anno”

Steve Kerr commenta la dura e deludente sconfitta dei suoi Warriors contro i Dallas Mavericks

I Golden State Warriors paiono essere ancora lontani dal risolvere i problemi di energia e approccio alla gara che hanno più volte riscontrato nel corso della stagione.

Ne hanno sofferto, questa volta, contro i Mavericks, subendo un parziale di 25 a 0 alla fine del primo quarto che non è per niente piaciuto a Steve Kerr.

Non sono preoccupato del fatto che non abbiamo segnato per 9 minuti, piuttosto dell’energia, dell’intensità, della difesa e della competitività che sono mancate

Steve Kerr

9 minuti senza segnare un canestro sono tanti per qualsiasi squadra, ma soprattutto per i Warriors che avrebbero dovuto (oltre che voluto) vincere contro i Dallas Mavericks per rimanere a sole 2.5 gare di distanza dalla loro sesta piazza (34-27) e avere un posto assicurato al torneo play in per la lotta ai playoff.

Era la gara più importante dell’anno e non è nemmeno cominciata. Sono il coach di questa squadra, non li ho preparati, sono demoralizzato. Siamo una squadra giovane, tre di quelli che hanno giocato hanno fatto i playoff in carriera. Dallas ha giocato col ritmo da playoff

Steve Kerr

Anche ai Mavericks serviva ora più che mai una vittoria dopo la deludente sconfitta contro i Sacramento Kings. Una vittoria, quella contro i Warriors, che restituisce morale alla squadra di Luka Doncic, apparso davvero deluso dopo la partita di poco più di 24 ore fa.

Per quanto riguarda la truppa di Steve Kerr, l’obiettivo più chiaro e probabilmente più alla portata rimane difendere il decimo posto della Western Conference, col record di 31-31, proteggendosi dall’ultimo assalto di New Orleans, Sacramento e Oklahoma City Thunder, matematicamente ancora in lizza per un posto ai play in.

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