Bulls, perché il gruppo dovrebbe restare unito

Il mancato posto ai playoff ha reso deludente una stagione che ha esaltato solamente i singoli

Nikola Vucevic e Zach LaVine

In una stagione con il torneo play-in integrato, quella dei Chicago Bulls è stata a dir poco deludente. Rimasti fuori dal giocarsi un posto ai playoff nonostante due All-Star a roster, l’unica cosa che rimane ai Bulls è programmare le mosse da compiere nel periodo antecedente all’inizio del campionato NBA 2021/2022.

Zach Lavine è in continuo miglioramento e, oltre ai numeri incrementati quali punti ed assist, ha aggiunto buonissima efficienza al tiro, chiudendo la stagione con le migliori percentuali della sua carriera, mancando il traguardo del 50-40-90 solo a causa di una lieve debolezza ai liberi, che tira con l’85%.

La seconda stella della squadra, portata nel team tramite una trade completamente inaspettata con gli Orlando Magic alla Trade Deadline, è Nikola Vučević. Il montenegrino è l’unico componente di esperienza dello scheletro Bulls e si è confermato un notevole attaccante, raggiungendo anche la quarta presenza all’All-Star Game.

Insieme a loro, due giocatori giovani e promettenti come Coby White e Patrick Williams. Il primo non ha ancora raggiunto la costanza e quindi l’incisività adatta per poter essere determinante. Al contrario, Williams, al suo anno da rookie, si è dimostrato costante e un buon role player.

Sul mercato, come abbiamo già spiegato, la dirigenza Bulls sarà costretta ad agire pur di mantenere a Chicago LaVine, al suo ultimo anno di contratto nella prossima annata ma, realisticamente, non andranno a toccare questo solido nucleo che hanno creato sacrificando scelte alte al Draft NBA.

L’unico dubbio sarà la presenza futura di Lauri Markkanen. L’ala non ha convinto coach Billy Donovan, fino ad essere tolto dal quintetto di partenza. Il 23enne sarà Restricted Free Agent, il che significa che i Chicago Bulls potrebbero pareggiare le offerte delle altre squadre ma, visto il suo ruolo, potrebbero tranquillamente lasciarlo andare in caso di contratti troppo onerosi.

É chiaramente il loro momento per essere decisivi. I giocatori sono ottimi e, con due stelle, non saranno assolutamente consentiti passi falsi.

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