NBA Draft Preview, 8° posto: Franz Wagner
Il fratello minore di Moritz è il prototipo perfetto dell’ala del futuro: istinto Wolverine e freddezza teutonica, un mix insuperabile
Nel 2019, con la maglia dell’ALBA Berlino, ha dimostrato di saper reggere le pressioni e ha fatto vedere di che pasta è fatto con il premio di Best German Young Player. L’esperienza biennale a Michigan con Juwan Howard è stata edificante tanto da meritarsi una chiamata in lottery. Da Richard a Franz, questo è l’effetto della sinfonia tedesca
Destinazione: Orlando Magic
Quale miglior modo per iniziare una carriera tra gli squali della NBA se non facendo giocare il piccolo Wagner con il fratello maggiore Moritz. Percorso simile prima nella capitale teutonica poi a Michigan, ma il minore dei due non ha nessuna intenzione di entrare in punta di piedi nella Lega, la sua attitudine è quella di un giocatore che trascina
Con la scelta ricevuta dai Chicago Bulls, la franchigia della Florida può ottenere una combo forward letale e un ragazzo dal carattere forte. La squadra è in fase di ricostruzione, lo spazio per lui può essere ampio e la sua mentalità può giovare sia ad un pubblico scontento sia ai compagni, giovani e volenterosi di dire la loro
Punti di forza
A soli 19 anni Franz Wagner può contare già su un’esperienza importante come giocatore professionista con 59 partite giocate tra ALBA Berlino e Lokomotiv Bernau. Mentalmente è un giocatore già pronto per il salto nella NBA, dettaglio che non passerà inosservato in sede di Draft se paragonato ad altri pari ruolo
Difensore ottimo sia sul portatore di palla sia in inseguimento sull’uomo libero. Fisicamente portato per marcare entrambi i ruoli di ala (grande e piccola) senza enormi problemi. Tecnicamente intelligente e mentalmente preparato ad assimilare i concetti impartiti dal coach. Di pregevole fattura la sua difesa nel pitturato e del canestro
Nonostante il corpo possente (205 cm x 100 kg) è abile nel trattare e portare palla, ha una visione di gioco differente rispetto agli altri lunghi e questo lo porta a leggere prima i movimenti dei compagni. Oltre alla capacità di passare la sfera egregiamente, si aggiungono le ottime percentuali ai liberi (81%) e le conclusioni al ferro
Punti deboli
Manca di velocità ed esplosività, sebbene sia eccellente nel possesso, fatica con quel corpo a rendersi pericoloso in progressione. Nonostante questo deve lavorare sull’utilizzo dei suoi mezzi, perché fatica ad assorbire i contatti con avversari più fisici. Manca di tempestività negli uno contro uno con avversari più rapidi
Ha la tendenza a passare il pallone anche quando si trova in ottima posizione per battere il diretto marcatore, rifiutando la responsabilità di prendersi qualche tiro in più. L’assenza di “cattiveria” agonistica può renderlo etichettabile come soft player. Deve migliorare se vuole diventare una soluzione primaria in attacco
Le percentuali al tiro da tre punti sono bassine, così come il numero di conclusioni che tende a prendersi fuori dall’arco. Il 32% con cui ha chiuso l’ultima stagione a Michigan può convertirsi in una percentuale peggiore se contestato. Lavorare sulle soluzioni e sul range di tiro sarà il primo scoglio da superare una volta approdato in NBA
Conclusione
Di fronte a noi abbiamo un giocatore già professionista ancor prima di fare il suo ingresso nella Lega. Ha le carte in regola per dire la sua come role player di lusso. Giocatore utile su entrambi i lati del campo, che manca però di aggressività. Orlando potrebbe aver trovato il suo compositore, sta a lui scegliere quale spartito utilizzare
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