NBA Draft Preview, 6° posto: Scottie Barnes
Uno dei tanti gioielli di Florida State è probabilmente il miglior difensore che possiate trovare. Allerta scalata ai piani alti di questa classe Draft
Nato e cresciuto sotto le palme della Florida, il classe 2001 ha fatto incetta di premi nel suo primo e unico anno al college. Miglior freshman e miglior sesto uomo della Atlantic Coast Conference, può occupare tutti i ruoli sul campo da gioco e difendere su altrettanti ruoli. Barnes può seriamente scalzare uno dei big dalla top 5 del Draft
Destinazione: Oklahoma City Thunder
Scelte, scelte e ancora scelte accumulate da Sam Presti, questa alla numero sei può essere il game changer della stagione dei Thunder se il prodotto di Florida State non viene rubato prima del tempo. Cederlo per avere un giocatore più esperto sarebbe una follia con il numero infinito di matricole che selezioneranno la notte del 29 Luglio
La dirigenza non ha ancora reso chiaro come intenderà sviluppare la squadra della prossima stagione dopo la trade che ha portato Kemba a OKC. Scottie in coppia con Dort può formare un duo di difensori mai visti prima, però è necessario che cresca anche nella fase offensiva se intende diventare uno dei miglior two-way player della NBA
Punti di forza
Prototipo del giocatore perfetto: 203 centimetri, 102 chili e 219 centimetri di apertura alare, capacità di occupare i cinque ruoli in campo, anche il quinto in situazione di small-ball. A tutti gli effetti è un’ala, ma può tenere in mano il pallino del gioco grazie ad un ottimo controllo della sfera e al QI di cui è dotato
Difensore d’élite in grado di tenere la marcatura su centri, ali e guardie. Se la difesa sul pallone è di alto livello come testimoniano le 1.5 palle rubate di media al college, off the ball risulta anche migliore, non lasciando punti di riferimento agli avversari. Assorbe perfettamente i contatti anche contro giocatori fisicamente più prestanti
Legge le partite in maniera egregia, concentrato e focalizzato sull’obiettivo fin dallo shoot around e fit perfetto per qualsiasi compagno di squadra. Generoso, ha sempre in mente per prima cosa come servire l’uomo libero e poi la soluzione in solitaria. In attacco si presenta spesso a rimbalzo per garantirsi un secondo possesso
Punti deboli
Se in difesa è uno dei migliori, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la fase offensiva. Il tiro è tutto da rivedere soprattutto nella meccanica e il suo spacing in attacco è praticamente nullo. Ha bisogno di essere circondato da tiratori veri e propri per funzionare anche nell’altra metà campo
Oltre ad una postura ed un posizionamento da aggiustare per quel che concerne il tiro, Barnes ha poche soluzioni da sfruttare in attacco. Le percentuali da tre e ai liberi preoccupano (rispettivamente 27% e 62%); gli avversari possono battezzarlo e farlo sparire dal campo se non gli concedono spazi per servire i compagni liberi
Manca di rapidità, ha leve e fisico adatto per fare il salto al livello successivo, ma può diventare facile da leggere contro giocatori più esperti. Non essendo un gran saltatore soffre la gara a rimbalzo contro giocatori più lesti ed esplosivi. La questione spinosa è: riuscirà a tenere lo stesso movimento di piedi e switchare come fatto al college?
Conclusione
La NBA sta per introdurre un giocatore come pochi se ne sono visti a livello difensivo, ma le sue carenze in attacco possono diventare un problema. Ad Oklahoma City avrà il tempo di crescere ed imparare, però ha bisogno di un veterano da cui carpire i segreti su come sopravvivere nella Lega; il processo di crescita è tutto da scoprire
Proiezione costo Dunkest: 9.4 crediti