NBA Draft Preview, 4° posto: Jalen Suggs
Arrivato ad un passo dal titolo NCAA, il prodotto di Gonzaga è la point guard di cui ogni franchigia ha bisogno
Ha visto sfuggirsi il titolo nazionale NCAA al fotofinish, perciò mancata la gloria personale al college cercherà di acquisirla con l’ingresso in NBA. Per diversi mesi Suggs e Cunningham si sono giocati la prima scelta assoluta, oggi il prodotto di Gonzaga può essere un uomo franchigia anche alla numero quattro
Destinazione: Toronto Raptors
Passare dal titolo di campioni NBA a diventare una delle peggiori squadre della Lega (LeBron-Cavs a parte) non può passare inosservato e in Canada l’idea è ripartire da zero, specie se Lowry e Siakam dovessero salutare (free agency e via trade). A Toronto il profilo di Jalen Suggs potrebbe sposarsi a meraviglia con gioco e pubblico
La personalità del classe 2001 collima alla perfezione con l’interesse della franchigia di tornare vincente fin da subito. Certo la bagarre per le prime quattro star di questo Draft è incredibile, le posizioni potrebbe cambiare anche la notte stessa, ma Suggs-Raptors sembra un matrimonio destinato a compiersi
Punti di forza
Ottimo controllo del corpo, atleta di altissimo livello in grado di fare coast-to-coast palla in mano, arrivare al ferro e tornare in difesa per il possesso successivo. Il suo fisico gli permette di assorbire abbondantemente i contatti in penetrazione e in fase difensiva. Rapido nell’eseguire i cambi di direzione e i tagli on & off the ball
Le sue scelte di tempo denotano grande maturità, l’aggressività messa in campo mostra quanto senta le partite e ci tenga a dare il meglio di se stesso. Ottima gestione del possesso del pallone, gioca alla perfezione il pick and roll ed è generoso nell’offrire spesso assist ai compagni anche con extra-pass
Abile difensore con il marcato desiderio di prendersi sempre l’avversario più difficile e tentare di annullarlo. Non di certo un rim-protector, ma legge con anticipo gli errori al tiro e il suo atletismo lo aiuta a catturare rimbalzi difensivi e offensivi. Un ruba palloni nato (1.9 di media al college), presenza costante sulle linee di passaggio
Punti deboli
Non è affidabile come tiratore sebbene la sua tecnica al tiro sia in costante crescita. Ha chiuso con il 33% da 3 al college (27% su 190 tentativi), se le intenzioni della squadra sono quelle di affidargli in mano possessi e mole di tiri importante, potrebbero incappare in un Suggs leggermente inceppato. Più point guard che shooting guard
Nella sua faretra ha conclusioni di potenza, penetrazioni al ferro per via della sua esplosività, ma la mancanza di un soft touch rende grezzo ogni suo viaggio in area avversaria. Deve aggiungere un floater convincente e lay-up più semplici al solo bagaglio di giocate spettacolari per rendersi efficace al 100%
Fisicamente è nella media, niente di più niente di meno. Con 193 centimetri e 93 chili si piazza esattamente allo stesso posto di altre guardie tiratrici, perciò spetterà a lui dimostrarsi outstanding come al college. Il suo è un profilo da franchise player, ma senza un tratto distintivo potrebbe rimanere un giocatore nella media
Conclusione
Abbiamo a che fare con un giocatore franchigia privo di paure nel prendersi sulle spalle una squadra e trascinarla alla vittoria. A Gonzaga ha trovato il giusto contesto e compagni che viaggiavano al suo stesso ritmo, in NBA però la velocità di gioco raddoppia, lì Suggs dovrà dimostrarsi all’altezza di una chiamata nella top 5 (o nella top 3)
Proiezione costo Dunkest: 10 crediti