NBA Draft Preview, 2° posto: Jalen Green
Scorer letale se ce n’è uno, il classe 2002 è stato il fiore all’occhiello del Team Ignite. Per qualcuno vale addirittura la prima scelta assoluta
Aspettative altissime sul primo giocatore a firmare per Ignite Team, che ha scalato in maniera considerevole il ranking del Draft affiancando il suo nome anche alla chiamata numero 1. Chi vorrà scommettere su uno scorer di primo livello sceglierà Green, capace di far innamorare scout e franchigie solamente con la sua personalità
Destinazione: Houston Rockets
Dopo l’addio di James Harden e una stagione palesemente votata al tanking per arrivare vicini alla prima scelta, in Texas programmano già la squadra del futuro mettendo in mano a giovani ragazzi di talento l’intera franchigia. In sede di Draft ogni idea è attuabile, Houston può risorgere dalle ceneri in una sola notte come le fenici
Qualunque sarà il giocatore a vestire la divisa dei Rockets dopo il 29 Luglio, avrà in mano il destino di una città intera. Il nativo di Merced, California ha dimostrato di non temere confronti e pressioni, in coppia con Kevin Porter Jr. può formare una coppia letale di scorer, anche se a risentirne sarà soprattutto la fase difensiva
Punti di forza
La capacità con cui la mette nel canestro è chiaramente quella di un giocatore fenomenale. Veloce, esplosivo, non da punti di riferimenti al diretto marcatore che rimane bruciato dalle sue partenze. Può contare su un eccellente palleggio, arresto e tiro; sa fare male da qualsiasi posizione, ma dalla media distanza è a dir poco immarcabile
Ha pieno controllo del suo corpo, questo lo si nota soprattutto durante le sue scorribande verso il canestro avversario che possono terminare con un tiro dal mid-range o con una conclusione al ferro. Non teme la pressione del diretto marcatore, per cavarsi d’impiccio tende a sfidarlo per subire contatti frequenti e guadagnare falli
Nel suo anno con il Team Ignite ha mostrato di saper fare male anche dalla lunga distanza senza preoccuparsi particolarmente di quanto fosse distante dal canestro. Sebbene sia più portato per prendersi tiri off the dribble, non disdegna ricevere palla in uscita dal blocco e segnare senza concedere punti di riferimento
Punti deboli
Fisicamente non impeccabile (198cm x 82kg) e privo di lunghe leve che possano sopperire alle mancanze del proprio telaio. Scommette molto sulla sua esplosività e sulla sua rapidità, ma contro difensori più intelligenti il pericolo è di risultare prevedibile e venire annullato. Lo stesso vale per il frequente utilizzo del solo lato destro del campo
Affidarsi al gioco in isolamento logora se stesso e i compagni. Conta troppo spesso sull’utilizzo del suo pull-up jumper anche quando contestato; se si intestardisce annulla totalmente la propria squadra. Nel contesto di gioco deve imparare a considerare di più i compagni, migliorando anche nella gestione del possesso e nei passaggi tra le linee
Da rivedere difensivamente, nonostante non manchi di aggressività e competitività durante la partita. A causa del fisico e, a volte di sue disattenzioni, tende a lasciarsi superare agevolmente nell’uno contro uno, specie contro avversari più dotati fisicamente. Un ritmo di gioco frenetico non lo fa ragionare lucidamente nella propria metà di campo
Conclusione
A chi non farebbe comodo avere un giocatore a cui affidare le chiavi del proprio attacco ed essere quasi certi che risolva i problemi offensivi della squadra. Agli Houston Rockets un altro scorer testardo e disattento in difesa non serve, perciò plasmare il gioco e la mente del ragazzo sarà il primo compito da svolgere per lo staff tecnico
Proiezione costo Dunkest: 11.2 crediti