NBA Draft Preview, 1° posto: Cade Cunningham
The Next Big Thing viene da Arlington, Texas e ha dominato nella sua stagione da freshman. La prima scelta assoluta è pronta a cambiare la NBA
Parliamo della Next Big Thing del Draft NBA 2021, una point guard di oltre due metri pronta a stravolgere la Lega e il concetto stesso di creatore. Non è riuscito ad arrivare in fondo con Oklahoma State, ma l’incetta di trofei individuali ottenuti e l’hype creatosi attorno sono un biglietto da visita notevole per il texano classe 2001
Destinazione: Detroit Pistons
C’è chi paragona Detroit ad Attila, quando arriva non cresce più l’erba. In questo caso i giocatori rimangono per anni in un limbo senza fine, a causa di scelte poco sensate del front office. La possibilità di scegliere Cade con la pick n.1 non è stata presa con l’entusiasmo dovuto e nel Michigan l’idea di fare trade down non è considerata una pazzia
L’upgrade che il nativo di Arlington darebbe all’intera franchigia in termini qualitativi e mediatici è enorme. Cunningham può giocare in qualsiasi ruolo ed essere super efficace, affiancarlo a giocatori di talento come Hayes, Stewart e Bey porterebbe speranza oltre ad una nuova linfa che nella Motor City non si vede da parecchi anni
Punti di forza
Il corpo di questa point guard è già da studiare con attenzione. Ogni aspetto urla NBA ready: alto 203 cm, pesa 100 kg e apertura alare da oltre 213 centimetri. Impossibile da marcare per i pari ruolo, complicato da fermare in velocità e fisicamente da qualsiasi lungo. Rapido, potente e intelligente, palla in mano sa fare quasi tutto
Difensivamente portato per coprire sulle guardie, sulle ali, sui lunghi, sugli esterni. Arriva per primo sulle giocate avversarie grazie ad un ottimo tempismo e alle sapienti letture delle linee di gioco. Competitivo, aggressivo e attento sia palla in mano sia off the ball; in campo aperto è una furia e non da punti di riferimento
La meccanica di tiro è già quella di un professionista, può eseguire jumper dalla media così come farsi servire e colpire da tre punti, senza difficoltà di estendere il proprio range di tiro. Le percentuali al college dicono 40% da 3 e 84% ai liberi. Conclude di potenza, ma sa essere morbido quando arriva in prossimità del ferro.
Punti deboli
Sembra strano, ma anche Cade Cunningham presenta difetti nel suo gioco. Fatica a far uscire fuori la sua esplosività e crearsi una spaziatura nell’uno contro uno in isolamento. Per battere un diretto avversario o fermarlo, affida tutto alla propria forza fisica e al telaio di cui è dotato, armi che non sempre risultano efficaci con avversari più scaltri
In campo aperto è praticamente impossibile da fermare, ma dentro un’area affollata talvolta rimane ingabbiato dalla situazione finendo per perdere secondi preziosi e forzare tiri che non terminano col risultato sperato. Contro una difesa più attenta il pericolo è di essere costantemente pressato, vanificando ogni azione offensiva
Più che un punto debole qui siamo di fronte ad un’incognita. Al college era la stella indiscussa della squadra e i compagni erano a sua disposizione. Riuscirà ad adattare il suo gioco alla NBA, sfruttando tutto il bagaglio tecnico posseduto o rimarrà preda dei difensori pronti a raddoppiarlo sistematicamente ad ogni ricezione della sfera?
Conclusione
Non selezionarlo con la 1° scelta assoluta sarebbe un crimine contro la pallacanestro. Cade Cunningham avrebbe potuto entrare nella Lega già l’anno passato viste le capacità, ma attenzione alle contromisure che adotteranno gli avversari e alla sua evoluzione come giocatore. La NBA non è la NCAA, i Pistons non sono certamente OKState
Proiezione costo Dunkest: 12.5 crediti