NBA, Iverson: “Non potrei fare il coach, non ci alleneremmo mai”

La leggenda dei Sixers dimostra di non aver cambiato opinione riguardo le sedute di allenamento

Allen Iverson

Allen Iverson ha sempre avuto un rapporto difficile con l’allenamento: la leggenda dei 76ers ha detto più volte che odiava allenarsi e questo aspetto è stata una delle cause del suo allontanamento da Philadelphia.

“The Answer” non accettava di buon grado le sessioni di training già prima dell’ingresso in NBA, l’atteggiamento di A.I era già emerso nei workout prima del draft del 1996, in cui venne scelto comunque per primo.

In una recente intervista con dei cronisti filippini nel 2014, Iverson ha mostrato come le sue convinzioni in materia non siano mutate nel corso degli anni.

No, non vorrei mai allenare, non ci alleneremmo mai.

Allen Iverson

Non c’è da sorprendersi delle dichiarazioni della leggenda dei 76ers, un suo sfogo del 2002 contro l’allenamento è diventato leggendario.

Siamo seduti qui, e io dovrei essere il giocatore franchigia e stiamo parlando di allenamento?! Davvero noi stiamo parlando di allenamento?! Non una partita, non una partita, non una partita, noi stiamo a parlare di allenamento! Non una partita, non una partita in cui vado là fuori e do tutto me stesso come se fosse l’ultima. No! Noi stiamo parlando di allenamento.

Allen Iverson

The Answer è stato un giocatore unico dentro e fuori dal campo. Sul parquet ha mostrato tutto il suo talento fatto di crossover e canestri impossibili, conducendo i Sixers alle Finals nel 2001, dopo una stagione da MVP e miglior realizzatore della lega.

L’impatto di Iverson è stato incredibile anche fuori dal rettangolo di gioco, è riuscito a portare la cultura hip-pop di quegli anni all’interno dell’NBA, mostrando il suo stile stravagante e anticonformista nella lega di basket più famosa del mondo.

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